mercoledì 14 febbraio 2018

Generatore Argento colloidale A.C.I. con selettore polarità manuale



NON C’È MICROBO CONOSCIUTO CHE NON SIA UCCISO DALL’ARGENTO COLLOIDALE IN SEI MINUTI O MENO E SENZA PRODURRE EFFETTI SECONDARI.” DOTT. E.M. CROOKS
Fin dall’antichità l'argento viene riconosciuto per le sue proprietà medicinali antinfettive. Ippocrate, il “padre della medicina”, affermava che l’argento favorisce la cicatrizzazione delle ferite. Plino il Vecchio in Naturalis historia cita l'argento “ Molto efficace miscelato al gesso per evitare l'infezione delle ferite”. Nei racconti di Erodoto si descriveva l'abitudine del re di Persia di portarsi sempre con sé dell’acqua bollita in contenitori d’argento per prevenire la malattia. Anche in Medio Oriente è stato ampiamente utilizzato come disinfettante, per la purificazione del sangue. Paracelso, famoso alchimista rinascimentale, consigliava le piastre d'argento per la cura delle ulcere alle gambe. Verso la fine del 1800, l’argento nitrato era usato per le sterilizzazioni e come antisettico per le ferite, dermatiti, disturbi vaginali, ustioni, verruche, acne ed eczemi. Agli inizi del 1900 veniva impiegato dai medici come antibiotico riuscendo a trattare efficacemente infezioni, virus, batteri patogeni, funghi e parassiti. Fino al 1938, prima della scoperta degli antibiotici si contavano oltre novanta rimedi a base d'argento.

Perchè dovrei usare l'argento colloidale ionico (A.C.I.) ?
- Disinfettante generico, molto potente, per ogni tipo di utilizzo esterno. Uso topico su tagli, ferite, abrasioni, eruzioni della pelle, scottature solari, tagli ecc.
- Aiuta a lenire le irritazioni cutanee.
- Ustioni o scottature disinfettate con l’A.C.I guariscono rapidamente.
- Antimicotico locale.
- Utilizzato nei diffusori di aromi o negli umidificatori purifica l'aria circostante.
- Aggiunto al lavaggio in lavatrice distrugge le colonie batteriche e toglie i cattivi odori
- Impedisce la formazione di muffe.
- Elimina gli odori persistenti.
- Panni, strofinacci o asciugamani umidi non ammuffiscono ne si deteriorano.
- Nebulizzato sugli utensili da cucina quali spugne, stracci , taglieri, etc. per eliminare l’E.Coli ed il battere della Salmonella per prevenire intossicazioni alimentari, infiammazioni gastrointestinali.
- Spruzzato sulle superfici interne del frigorifero, del congelatore, e dei contenitori aiuta a mantenere sterile l'ambiente.
- Consigliato per trattare piscine, fontane, jacuzzi, termosifoni, vasche da bagno, lavastoviglie, le vasche per la pulizia dei piedi delle piscine e delle palestre, e i tappetini antiscivolo della doccia e della vasca da bagno.
- Spruzzato sull’immondizia ne previene la formazione di cattivo odore.
- Spruzzare i filtri dell’aria dei condizionatori, dopo la loro pulizia.
- Spruzzare le foglie delle piante per arrestare la proliferazione di funghi, muffe, lieviti e molte altre malattie delle piante.
-Spruzzare periodicamente l’interno delle scarpe, dei cinturini d’orologio da polso, dei guanti e sotto le unghie delle dita.

Modello SILVER 999 Gold
La produzione di argento colloidale ionico (A.C.I.) per uso esterno, in acqua comune, è una procedura molto semplice e veloce. Diventa più complessa se si vuole ottenere un prodotto in acqua bi-distillata per usi diversi da quello esterno.
Per operare in sicurezza è NECESSARIO attenersi scrupolosamente alle seguenti istruzioni:

OPERAZIONI IN ASSENZA DI CORRENTE
  1. UTILIZZARE SOLO ARGENTO 999.
  2. Porre il recipiente, contenente il liquido dove avverrà l'elettrolisi, su una superficie piana e stabile. NON USARE CONTENITORI METALLICI, ma di vetro o in plastica.
  3. Posare la tavoletta di legno sopra il contenitore. Nei fori più esterni vanno posti gli elettrodi fermandoli con le piccole mollette in legno. Il foro centrale serve per inserire una bacchetta di legno o un motorino elettrico (non in dotazione) per mescolare il liquido. (immagine 1)

immagine 1

    1. Nella produzione di argento colloidale ionico (A.C.I.) in acqua comune, mescolare la soluzione serve solo a far ossidare meno gli elettrodi. Diventa invece fondamentale nella produzione in acqua bi-distillata.
    2. Agganciare i morsetti elettrici agli elettrodi sopra le mollette.
Le barrette d'argento non devono mai entrare in contatto tra loro.
    1. CON CORRENTE INSERITA, I MORSETTI NON DEVONO MAI ENTRARE IN CONTATTO TRA DI LORO.
    2. I morsetti non devono MAI entrare in contatto con l'acqua diversamente i metalli, potenzialmente tossici di cui sono composti, entreranno nel processo di elettrolisi insieme all' A.C.I. . Se dovesse succedere è necessario gettare il liquido e pulire molto bene il contenitore con acqua o sostituirlo.

PRODUZIONE DELL'A.C.I. (ARGENTO COLLOIDALE IONICO)
1) Attivare l'interruttore generale (nell'alimentatore si accende la spia azzurra/verde).
2) Le operazioni di elettrolisi vanno condotte in penombra lontano da campi magnetici come cellulari o altri apparecchi elettrici.
3) A parte il selettore, l'apparecchio non va mai toccato in ogni sua parte con la corrente attivata.
4) In presenza di corrente, i morsetti non devono mai entrare in contatto tra loro.
5) Girare lentamente il selettore di uno scatto verso destra per circa 30/40 secondi.
6) Girare lentamente il selettore di due scatti verso sinistra per altri 30/40 secondi circa.
7) Mediamente, in condizioni normali, i tempi di produzione vanno da circa 60 ai 90 secondi Visto che i tempi dipendono dalla quantità di sali dell'acqua la produzione si conclude
comunque appena la soluzione comincia a prendere una leggerissima colorazione lattiginosa/trasparente. Durante l'elettrolisi uno dei due elettrodi inizierà ad emettere delle bollicine e l'altro un alone bianco.
8) Riportare il selettore in posizione verticale (led spento).

9) NON TOCCARE CON LE MANI IL LIQUIDO DURANTE IL PROCESSO ELETTROLITICO.
10) Anche se il led del selettore è spento, l'apparecchio è comunque sotto tensione. Per spegnere l'apparecchio bisogna agire sul interruttore a monte dell'alimentatore e attendere lo spegnimento del led di alimentazione.
11)Tutte le parti dell'apparecchio diverse dal selettore non vanno mai toccate in presenza di corrente elettrica (interruttore a monte dell'alimentatore acceso).
12)Una volta ultimata la produzione e spento l'alimentatore da almeno 20 secondi, staccare gli elettrodi, pulirli con un fazzolettino o, se necessario, con una spugnetta abrasiva non metallica.
13)Se si dovessero notare depositi sul fondo o puntini neri nella soluzione, filtrare l'A.C.I. prodotto con filtri da caffè o fazzolettini sovrapposti.
14)Non utilizzare MAI prodotti per la pulizia dell'argento.
15) Non aprire e non bagnare nessuna componente dell'apparecchio. La rottura dei sigilli nella scatolina esterna o l'apertura dell'alimentatore comporta il decadimento di ogni garanzia.
16)Non lasciare MAI la macchina in funzione senza il controllo di un operatore.
17) Se si dovesse notare un eccessivo surriscaldamento dell'apparecchio staccare la corrente e contattare il costruttore.
18) Ricordiamo che l'apparecchio è stato creato per un utilizzo di massimo 30 minuti continuati in acqua comune e per massimo 3 / 4 ore in acqua bi-distillata.
19)Durante il processo di elettrolisi le barrette tendono ad ossidarsi perché l'argento si combina con l'ossigeno. Se il deposito è particolarmente resistente utilizzare una spugnetta abrasiva non metallica. Un deposito eccessivo comporta il rallentamento del processo di elettrolisi. Inoltre un accumulo eccessivo può portare al distaccarsi di pezzi di ossido d'argento che vanno in soluzione come puntini neri. In tal caso filtrare la soluzione.
20) Per grosse produzioni (oltre i due litri) in acqua comune, togliere gli elettrodi ogni 30/40 secondi di elettrolisi e pulirli con cotone o carta igienica.
21) Prima di rimetterli in soluzione girare il rotore per invertire la polarità.
22) L'A.C.I. va conservato in bottiglie scure al riparo da campi magnetici.
23) In acqua comune per una produzione di fino a 2 litri la stima delle ppm non è rilevante mentre nella produzione in acqua, bi-distillata o depurata è fondamentale.

La qualità dell'A.C.I. dipende dalla temperatura, dalla grandezza degli elettrodi, dalla quantità di sali minerali presenti nell'acqua, dalla luce, dalla quantità di corrente e dalla pulizia dei componenti che entrano in contatto con l'A.C.I. . Per un uso esterno è possibile l'utilizzo di acqua comune, per ogni altro uso è necessario l'utilizzo di acqua bi-distillata o depurata. Usi diversi necessitano di maggiore documentazione reperibile nel web e di alcuni strumenti per la verifica della purezza del prodotto. In ogni caso bisogna consultare un medico prima di qualsiasi uso diverso da quello esterno. Il costruttore declina ogni responsabilità per tutti gli usi diversi da quelli esterni.

PRODUZIONE DI ARGENTO COLLOIDALE IONICO IN ACQUA BIDISTILLATA
  1. E' fondamentale procurarsi un misuratore di ppm. (TDS)
  2. La concentrazione ideale, in acqua bi-distillata, è di 10/20 ppm. Produrre A.C.I. Con ppm superiori non comporta una maggior efficacia del prodotto.
  3. Per la produzione è necessario un igiene assoluto. Tutti i componenti devono essere puliti e maneggiati con un paio di guanti usa e getta.
  4. Non essendo presenti sali se non in quantità minima il processo di elettrolisi in acqua bi-distillata durerà circa due o tre ore per una produzione di circa un litro di soluzione.
  5. La durata del processo elettrolitico diminuisce notevolmente se l'acqua per la produzione viene prima scaldata a bagnomaria.
  6. Non aggiungere sale da cucina (cloruro di sodio), acqua salina o acqua comune per velocizzare la reazione.
  7. Durante il processo di elettrolisi in acqua bi-distillata è necessario invertire le polarità ruotando lentamente il selettore da sinistra a destra e viceversa ogni 15/20 minuti (luce rossa/verde). Se necessario, pulire gli elettrodi (in assenza di corrente).
  8. Per misurare il contenuto di ppm presenti nel liquido prodotto è opportuno fare la misurazioni in un contenitore a parte, diversamente anche il metallo di cui sono composti i sensori del conduttivimetro entreranno a far parte della soluzione prodotta.
  9. Al termine del processo di elettrolisi bisogna far riposare la soluzione per almeno un quarto d'ora.
  10. Per ottenere un prodotto affidabile è consigliabile estrarre la soluzione con una grossa siringa in modo da non muovere il deposito sul fondo del recipiente.

L'apparecchio nasce per la produzione di A.C.I. per uso esclusivamente esterno.
L'ELETTROLISI E' UN PROCESSO CHE UTILIZZA ENERGIA ELETTRICA E ACQUA PERTANTO E' NECESSARIO USARE TUTTE LE DOVUTE CAUTELE
Le uniche parti scoperte dell'apparecchio sono i morsetti che non vanno mai toccati in presenza di energia elettrica ma SOLO AD ALIMENTATORE SPENTO.

AVVERTENZA
Il produttore declina ogni responsabilità per l'uso improprio dell'apparecchio e/o qualsiasi uso che contravvenga alle indicazioni qui riportate. Prima di qualsiasi contatto con l'A.C.I. prodotto, verificare eventuali allergie. Le indicazioni sulla produzione dell' A.C.I. sono descritte esclusivamente a scopo didattico. Nessun parere pseudo scientifico può sostituirsi alla prescrizione personalizzata fatta da un medico professionista. Malgrado la buona fede dei malati, le testimonianze reperibili in rete non costituiscono prove scientifiche. Le attuali normative italiane non consentono di consigliare l'uso dell'argento colloidale per via orale.

Il presente apparecchio è frutto di un confronto pluriennale con altri utilizzatori del ACI.
Essendo un prodotto artigianale non ha la perfezione di un prodotto industriale, ma garantisce la produzione di una soluzione efficace sotto tutti i punti di vista

In alternativa al generatore di argento ionico colloidale con selettore delle polarità è disponibile anche il semplice apparecchio con alimentatore e una resistenza che svolge la stessa funzione, ma costringe a cambiare i morsetti manualmente per invertire delle polarità.




Link Utili:
https://argentoionicocolloidale.blogspot.it
https://www.disinformazione.it/argento.htm
https://www.scribd.com/doc/59127809/9-Cosa-dicono-gli-ESPERTI-sull-Argento-Colloidale-e-altri-antimicrobici-su-base-argento
https://it.wikipedia.org/wiki/Utilizzi_medici_dell%27argento
http://www.xmx.it/argentocolloidale.htm

giovedì 25 gennaio 2018

PRODURRE ARGENTO COLLOIDALE IONICO - A.C.I.

Produrre Argento Colloidale Ionico – A.C.I.

 L'amministratore di questo blog declina ogni responsabilità circa le indicazioni dell' A.C.I. qui presentate esclusivamente a scopo didattico.

Cosa serve:
  • 2 Barrette ARGENTO PURO 999
Attenzione: Durante l'elettrolisi entrano in soluzione tutti i metalli e tutte le sostanze di cui sono composte le barrette. Utilizzare argento non puro vuol dire produrre A.C.I. contenente sostanze ignote che possono causare intossicazioni molto gravi da metalli pesanti.

E' FONDAMENTALE utilizzare argento puro garantito 999.

Esistono nel mercato anche monete d'argento titolate 999, ma l'argento più sicuro lo potete ordinare dal vostro gioielliere di fiducia che possa garantirvi la purezza del prodotto.
  • 3 Batterie 9 V Alcaline.
  • Spugnetta abrasiva non metallica.
  • 2 cavetti elettrici muniti di morsetto a “coccodrillo”.
  • Resistenza da 580 fino a 680 Ohm.
  • Contenitore in vetro o plastica max da 1 litro.
  • Bottiglia di vetro scura avvolta con la stagnola (per la conservazione della soluzione)

Figura 1

UTILIZZO ESTERNO

Per produrre l'A.C.I. ad uno esterno è possibile utilizzare semplice acqua comune.
Anche se nell'acqua comune sono presenti altre sostanze non sempre identificabili il risultato dell'elettrolisi contiene comunque una buona percentuale di argento ionico colloidale e di conseguenza sono possibili comunque molteplici usi come:

  • Disinfettante generico molto potente per ogni tipo di utilizzo esterno.
  • Aiuta a lenire le irritazioni cutanee.
  • Antimicotico locale.
  • Utilizzato in un diffusore di aromi purifica l'aria circostante.
  • Aggiunto al lavaggio in lavatrice distrugge le colonie batteriche e toglie i cattivi odori.
  • Impedisce la formazione di muffe.

Procedura di produzione



figura 2

  • Unire le tre batterie da 9 Volt come da immagine (figura 1)
  • Le seguenti operazioni vanno fatte in ambiente poco illuminato e lontano da campi magnetici.
  • Collocare ai due poli più esterni 2 morsetti a coccodrillo
  • Collegare il morsetto nero (-) direttamente ad una barretta di argento
  • Collegare il morsetto rosso (+) ad una resistenza da 560 o da 680 Ohm e poi alla seconda barretta d'argento.
  • E' opportuno bloccare le batterie con dello scotch per non danneggiare i morsetti durante l'elettrolisi.
  • Pulire accuratamente le barrette di Argento con una spugnetta abrasiva non metallica. Utilizzare le barrette con un paio di guanti usa e getta.
  • Inserire le barrette nel contenitore dove avverrà l'elettrolisi come da figura.
  • Versare l'acqua nel contenitore.
  • I morsetti non devono MAI entrare in contatto con l'acqua diversamente i metalli, potenzialmente tossici di cui sono composti, entreranno nel processo di elettrolisi insieme all' A.C.I. . Se dovesse succedere è necessario gettare il liquido e pulire molto bene il contenitore con acqua o sostituirlo.
  • L'elettrodo positivo tenderà a scurirsi e ad emettere delle bollicine
  • L'elettrodo negativo tenderà a rilasciare un alone lattiginoso.
  • Sarebbe opportuno scambiare i morsetti  sulle barrette ogni 25/30 secondi in modo da ottenere un consumo uniforme.
  • Durante la reazione è opportuno mescolare lentamente il liquido più volte con un cucchiaino di plastica o di legno.
  • I tempi di reazione variano molto a seconda dei sali contenuti nell'acqua, dalla temperatura, dalla grandezza degli elettrodi. Normalmente il tempo di produzione varia dai 50 ai 90 secondi, 
  • Comunque l'operazione si conclude appena la soluzione prende una leggerissima colorazione bianco lattiginosa quasi trasparente.

ATTENZIONE: STIAMO LAVORANDO CON UN BINOMIO POTENZIALMENTE PERICOLOSO ACQUA E ENERGIA ELETTRICA. SI CONSIGLIA QUINDI DI PROCEDERE CON LA MASSIMA ATTENZIONE.

PRODUZIONE DI ARGENTO COLLOIDALE IONICO IN ACQUA BIDISTILLATA


La procedura resta uguale alla precedente. Le varianti sono:

  • Per la produzione è fondamentale un igiene assoluto. Tutti i componenti devono essere puliti e maneggiati con un paio di guanti usa e getta.
  • L'elettrolisi va fatta in acqua bi-distillata o demineralizzata F.U.
  • Non essendo presenti sali se non in quantità minima il processo di elettrolisi in acqua bi-distillata durerà circa due o tre ore per una produzione di circa un litro di soluzione.
  • La durata del processo elettrolitico diminuisce notevolmente se l'acqua per la produzione viene prima scaldata a bagnomaria.
  • Non aggiungere sale da cucina (cloruro di sodio), acqua salina o acqua comune per velocizzare la reazione.
  • Durante il processo di elettrolisi in acqua bi-distillata è consigliabile invertire i morsetti o comunque cambiare le polarità almeno una volta ogni 15/20 minuti.
  • Se necessario, pulire gli elettrodi (in assenza di corrente).
  • La concentrazione ideale, in acqua bi-distillata, è di 10/20 ppm. La presenza di concentrazioni (ppm) superiori non comporta una maggior efficacia del prodotto.
  • Per misurare il contenuto di ppm presenti nel liquido prodotto è opportuno fare la misurazioni in un contenitore a parte, diversamente anche il metallo di cui sono composti i sensori del conduttivimetro entreranno a far parte della soluzione prodotta.
  • Al termine del processo di elettrolisi bisogna far riposare la soluzione per almeno un quarto d'ora.
  • Per ottenere un prodotto affidabile è consigliabile estrarre la soluzione con una grossa siringa in modo da non muovere il deposito sul fondo del recipiente.
  • L'operazione si conclude quando la soluzione presenta il contenuto di ppm desiderato.



AVVERTENZA

Nessun parere pseudo scientifico può sostituirsi alla prescrizione personalizzata fatta da un medico professionista. Gli studi disponibili nel web sono di esclusiva pertinenza dei rispettivi autori e gli esperimenti condotti in vitro possono non essere applicabili a un mammifero con centomila miliardi di cellule, poiché l'assorbimento dei metalli e dei colloidi dipende enormemente dalla fisiologia del soggetto. Malgrado la buona fede dei malati, le testimonianze reperibili in rete non costituiscono prove scientifiche. Le attuali normative italiane non consentono di consigliare l'uso dell'argento colloidale per via orale. L'autore del presente blog declina ogni responsabilità circa le indicazioni dell' A.C.I. qui riportate solo a scopo didattico.





Cosa dicono gli esperti sull'Argento colloidale ionico - parte seconda

Cosa dicono gli ESPERTI sull’ Argento Colloidale - Seconda Parte



L’argento è un potente preventivo/antibiotico naturale, utilizzato da migliaia d’anni … è un catalizzatore, che disabilita lo specifico enzima che tutti gli organismi unicellulari, funghi e virus, usano per il loro metabolismo dell’ossigeno, e soffocano. Eppure non è nocivo per gli enzimi umani e a nessuna parte della chimica del copro umano. E uccide tutti gli organismi causa di malattia in sei minuti o meno, dal contatto, anche quelli pleomorfi, non importa quanto mutino. Non si sviluppano ceppi resistenti, e il corpo non sviluppa tolleranza. L’argento colloidale e sia un rimedio che un preventivo per le infezioni di molti tipi. Avendo sufficiente argento colloidale nel vostro corpo e come avere un superiore, secondo sistema immunitario. E’ stato di uso comune fino al 1938. La bisnonna metteva un dollaro d’argento nel latte, per mantenerlo fresco a temperatura ambiente."
Health Consciousness magazine, Vol. 15 No. 4

Molti ceppi di microbi patogeni, virus, funghi, batteri o qualsiasi altro patogeno unicellulare resistente agli altri antibiotici sono uccisi al contatto dall’argento colloidale, e impossibilitati a mutare. Comunque, non danneggia gli enzimi delle cellule dei tessuti ed i batteri amici."
Ron Barnes, PhD., Pharmacist, Capital Drugs

Moltitudini di test indipendenti hanno mostrato che l’argento uccide prontamente I batteri nell’acqua e mantiene la purezza dell’acqua per lunghi periodi di tempo."
The Silver Institute Letter, December 1976, Tests Show Silver Best Water Purifier

"Non conosco nulla che possa rimpiazzarlo, ne conosco qualcuno che lo abbia abbandonato dopo essersi profondamente familiarizzato con le tecniche di applicazione. Possiamo solo aver scalfito la superficie dell’uso medico dell’argento! Già così è uno strumento stupefacente! Stimola la formazione delle ossa (osteociti), , cura le più caparbie infezioni di qualsiasi tipo … e stimala la guarigione nella pelle e in altri tessuti molli.".
Dr. William Steward Halsted, 1913

Riassunto delle studio: Sedici pazienti con ulcerazioni alle gambe furono trattate con l’argento colloidale spray. La soluzione fu applicata una volta al giorno per i primi pochi giorni, poi due volte alla settimana. L’infezione sparì in tutti i casi. Dopo essere stati istruiti, i pazienti applicarono la terapia a casa senza supervisione. Non furono osservati ne sconforto ne effetti collaterali. Non ci fu persistente decolorazione della pelle che potesse essere attribuita all’argento. In tutti i casi l’infezione sparì"
Haeger, Knut. 1963. Preoperative treatment of leg ulcers with silver spray and aluminum foil. Acta Chirurgica Scandinavica, 125, 32-41.


L’argento si è rivelato tossico a una vasta gamma di patogeni, compresi il Pythium aphanidermatum, il Thielaviopsis basicola e il Fusarium oxysporum f.spp. La maggior parte delle zoospore di phytophthora spp. erano uccise dagli ioni argento nella gamma dei 5-50 ppb, (Parti Per Bilione/Miliardo) disintegrandosi alle concentrazioni più elevate. ... "Le cisti e le la germinazione mostrarono la stessa sensibilità all’argento. Le Oospore furono per la più parte uccise sopra l’intervallo dei 25 – 100 ppb (parti per miliardo) … E’ sorprendente che non sia ancora stato sviluppato un funghicda a base argento."
Slade, S.J., and Pegg, G.F. 1993. The effect of silver and other metal ions on the in vitro growth of root-rotting Phytophthora and other fungal species. Annals of Applied Biology, 122, 233-251.

Perciò, l’ampio spettro antimicrobico, l’alto potenziale microbicida, la buona solubilità in acqua, e la sicurezza dell’argento anodico, fornisce uno sfondo interessante per la ricerca sull’uso di questo ione come conservante nelle formulazioni farmaceutiche e cosmetiche. … L’alta velocità di uccisione dei batteri da parte dell’argento anodico è molto utili nell’assicurare una rapida eliminazione dei microorganismi. Comunque, l’efficacia dell’argento nel mantenere il numero degli organismi sopravvissuti a meno del 0,01% dell’inoculazione di partenza dopo ripetute inoculazioni, anche alla presenza di adittivi fortemente interferenti, appare la qualità più interessante per il suo possibile uso come conservante in prodotti multi-dose.".
Scalzo, M., et al. 1996. Antimicrobial activity of electrochemical silver ions in nonionic surfactant solutions and in model dispersions. Journal of Pharmacy and Pharmacology, 48, 60-63.

Le proteine che legano i metalli sono componenti importanti dei retrovirus come l’” human immunodeficiency virus” (HIV). Perciò, i metalli possono essere usati come agenti antivirali. Comunque, molti metalli sono tossici per gli esseri umani a eccezione dell’argento che è tossico solo per le cellule procariote e virus … Inoltre, é stato provato che l’argento è un potenziale inibitore della proteasi dell’HIV interrompendo così la replicazione cellulare dell’HIV a diverse fasi come l’interferenza con i ricettori di superficie, l’espressione dei geni o biosintesi cellulare dei virus. Forme terapeutiche per l’argento … devono essere ancora messe a punto."
Hussain, Saber, Anner, Rolf M., and Anner, Beatrice M. 1992. Cysteine protects Na, K- ATPase and isolated human lymphocytes from silver toxicity. Biochemical and Biophysical Research Communications, 189(3), 1444-1449.

Le medicine a base argento colloidale “collargol” e “protargol” sono state provate efficaci contro il virus del vaiolo. … Le particelle metalliche dell’argento possono contribuire molto ai meccanismi responsabili dell’effetto antivirale."
Bogdanchikova, N.Y., et al. 1992. Activity of colloidal silver preparations against variolovaccine virus. Khimiko-Farmatsevticheskii Zhurnal, 26(9-10), 90-91.

Le soluzioni con ioni argento Ag+ (Argento Colloidale Ionico) mostrano miglior efficacia antimicrobica contro i batteri, una specie di lieviti, e una muffa, rispetto a quello che hanno potuto fare analoghe soluzioni di Sali inorganici (nitrato argento, e cloruro argento). Lo ione Ag+ potrebbe essere utilizzato efficacemente nei conservanti. L’attività antimicrobica dell’argento è sensibilmente influenzata dalla presenza o meno dei suoi ioni Ag+."
Simonetti, N., et al. 1992. Electrochemical Ag+ for preservative use. Applied and Environmental Microbiology, 58(12), 3834-3836.

L’ipotesi che rivestire un ago con del materiale contenente argento avrebbe diminuito al colonizzazione batterica e/o infezione del tratto in cui è inserito l’ago è stata confermata in altri studi sia in vitro che in vivo. Questi studi hanno dimostrato che l’argento non è né genotossico o citotossico così come l’acciaio inossidabile., ampiamente usato quale Metallo da protesi, l’argento è stato da molto tempo conosciuto essere un potente agente antibatterico con uno spettro di attività molto ampio e, per tanti anni, é stato usato in medicina con sicurezza."
Bosetti, M., et al. 2002. Silver coated materials for external fixation devices: in vitro biocompatibility and genotoxicity. Biomaterials, 23, 887-892.

"Sulla base di questi esperimenti, è evidente che il “silver nylon” è un agente antimicrobico efficace. Presumiamo che il rilascio di ioni argento dal tessuto del “silver nylon fabric” sia la base dell’azione antimicrobica di  questo prodotto. Sebbene la sensibilità degli organismi all’azione batteriostatica e battericida dell’argento, varia largamente, questa è generalmente tra i 10 ai 20 microgrammi/ml. L’argento non è associato a effetti collaterali significativi, non è un allergene, e, solo raramente, è associato alla produzione di ceppi batterici resistenti".
Deitch, Edwin A., et al. 1983. Silver-nylon: a new antimicrobial agent. Antimicrobial Agents and Chemotherapy, 23(3), 356-359.

La sulfadiazine d’argento alla concentrazione di 10 microgrammi/ml sopprime o inattiva completamente l’infettività dell’Herpesvirus hominis ... Poiché la sulfadiazina non ha attività antivirale, l’attività inibente del sale d’argento di questo agente è probabilmente relata alla presenza di ioni argento … La sulfadazina d’argento è stata provata efficace nella prevenzione delle cheracongiuntiviti herpetiche, e le encefaliti nei conigli. A causa dell’ampio spettro antimicrobico (Treponema, lieviti, Neisseria gonorrhoeae, e Herpesvirus ), l’uso della sulfadiazina d’argento come agente profilattico per le infezioni genitali, merita seria Chang, Te- Wen, and Weinstein, Louis. 1975.
In vitro activity of silver sulfadiazine against Herpesvirus hominis. The Journal of Infectious Diseases, 132(1), 79-81.

L’azione antimicrobica dei composti argento è dovuta alla presenza costante di ioni argento liberi nell’ambiente interno alla ferita. Inoltre, dato che gli ioni argento rilasciati da un tessuto argento non sono accompagnati da una molecola carrier, o un anione, non ci sarà nessun potenziale effetto collaterale dovuto alla molecola carrier, come quelli che si hanno sia col nitrato d’argento che con la sulfadiazina d’argento.
Deitch, Edwin A., et al. 1987. Silver nylon cloth: In vitro and in vivo evaluation of antimicrobial activity. The Journal of Trauma, 27(3), 301-304.

L’argento, un’agente antimicrobico ben conosciuto, è stato utilizzato in ambiente clinico per più di un secolo. Durante questo periodo, la sicurezza di questo agente è stata ben stabilita. Oltre ad essere efficace contro i funghi, questo metodo di applicazione dell’argento, è stato anche provato efficace con una ampia gamma di batteri, compreso ceppi antibiotico-resistenti. I risultati del corrente studio dimostrano gli eccellenti risultati in vitro, dell’argento, specialmente nella forma nano cristallina, contro una varietà di comuni patogeni funginei. L’aspetto più rimarcabile scaturito da questi esperimenti sulla capacità di uccidere i funghi, è che l’argento nano cristallino sembra essere efficace contro le resistenti spore prodotte da alcuni di questi organismi.
Wright, J.B., et al. 1999. Efficacy of topical silver against fungal burn wound pathogens. American Journal of Infection Control, 27(4), 344-349.

Per essere battericida, l’argento deve essere disponibile come soluzione, e, l’efficacia della soluzione dipende dalla concentrazione degli ioni argento presenti nella soluzione. L’argento è efficace contro una vasta gamma di organismi antibiotico-resistenti, il che era  aspettato dato che l’argento è stato regolarmente provato essere efficace contro gli organismi antibiotico-resistenti."
Wright, J. Barry, Lam, Kan, and Burrell, Robert E. 1998. Wound management in an era of increasing bacterial antibiotic resistance: a role for topical silver treatment. American Journal of Infection Control, 26(6), 572-577.

Gli ioni argento generati con il metodo elettrolitico sono stati da tempo provati essere un potente agente battericida con un eccezionale ampio spettro. … Il presente studio riferisce su esperienze cliniche sull’uso dell’argento ionico generato elettroliticamente come trattamento aggiuntivo alla ostiomelite cronica … cura delle ferite (di solito fatta da paziente stesso) ha avuto come risultato il controllo dell’infezione in 12 dei 15 trattamenti provati e dalla guarigione della non unione dopo una cura susseguente che è variata dai tre ai trentasei mesi. In questa piccola serie, gli ioni argento sembrano essere stati un efficace agente antinfettivo locale, con vantaggi rispetto altri antibiotici, che includono: efficacia contro tutti i tipi di batteri riscontrati in questi pazienti, effetti tossici trascurabili sui tessuti locali, e la penetrazione dei tessuti poveramente vascolarizzati per una distanza che si crede essere di circa un centimetro. Il rapido regresso dell’infezione, subito dopo l’’inizio dell’applicazione degli ioni argento, ci ha convinto che la ionoforesi con l’argento aveva avuto un effetto antibatterico benefico. Un beneficio aggiunto inaspettato, fu la deposizione sostanziale di nuovo tessuto osseo prodotto durante I trattamenti col l’anodi in argento-nylon."
Becker, Robert O., and Spadaro, Joseph A. 1978. Treatment of orthopaedic infections with electrically generated silver ions. The Journal of Bone and Joint Surgery, 60- A( 7), 871- 881.

L’effetto antibatterico a ampio spettro degli ioni argento generati con il metodo elettrolitico è stato pienamente provato. Casi certi di osteomielite cronica, con o senza fratture patologiche e non unione settica, la cura delle ferite, non solo ha prodotto il controllo delle infezioni ossee nell’85% dei casi, ma ha anche prodotto la guarigione delle fratture patologiche nell’83% dei pazienti. Nella presente serie di ricerche, gli ioni argento sono stati usati come efficace agente antibatterico locale con multipli vantaggi rispetto a molti metodi convenzionali già usati con o senza antibiotici. Gli ioni argento non sono solamente efficaci in casi differenti, dove i batteri sono divenuti resistenti a molti degli antibiotici comunemente usati,, ma hanno anche un irrilevante effetto tossico sui tessuti. Nessun paziente è stato sottoposto a questo trattamento senza aspettarsi conseguenze dai trattamenti precedenti."
Nand, Sanjiv, et al. 1996. Dual use of silver for management of chronic bone infections and infected non-unions . Journal of the Indian Medical Association, 94(3), 91-95.

"Il catione argento è provato avere un potere battericida ad ampio spettro eccezionale, che comprende i microrganismi gram-positivi, gram-negativi, aerobici e anaerobici. Sono state determinate una grande quantità di specie che hanno inibizione a un livello di concentrazione minimo di argento prodotto dall’anodo, condiderabilmente più basso rispetto agli antibiotici di uso corrente, e la resitenza acquisita agli ioni argento è rara."
Webster, Dwight A. et al. 1981. Silver anode treatment of chronic osteomyelitis. Clinical Orthopaedics and Related Research. 161: 105-114.

"Un metodo di produrre effetti antibiotici localizzati per mezzo della tecnica “ionoforesi”, utilizzando ioni argento liberi, è stata studiata in vitro e in vivo per più di due decadi. Le proprietà antibiotiche della tecnica si è dimostrata molto utile in studi effettuati sia su animali che esseri umani. Studi in vitro effettuati nel 1973 dimostrarono che tali ioni erano un efficace antibiotico con uno spettro molto ampio e avevano valutazioni quantitative favorevoli rispetto agli antibiotici di sintesi. Il fallimento da parte di altri metalli non tossici nel produrre un’alterazione simile sotto parametri elettrici simili, indicano fortemente che gli ioni generati col metodo elettrico sono l’agente responsabile dei cambiamenti cellulari osservati. La velocità di guarigione delle ferite è sensibilmente accelerata ed è accompagnata da una migliorata guarigione dell’osso, dei tessuti molli, dei nervi, e della pelle, con il rimpiazzo dei tessuti persi con tessuto istologicamente normale. L’agente responsabile di questi effetti cellulari si pensa essere lo ione argento generato elettricamente."
Becker, Robert O. 2000. Effects of electrically generated silver ions on human cells and wound healing. Electro- and Magnetobiology, 19(1), 1-19.

Nella letteratura scientifica, attualmente esistono forti prove che il componente attivo dei prodotti argento è l’argento stesso. I dati mostrano che i cationi argento (Ag+) generati elettricamente sono più efficaci del nitrato d’argento o della sulafadiazine d’argento."
Berger, T.J., et al. 1976. Antifungal properties of electrically generated metallic ions. Antimicrobial Agents and Chemotherapy, 10(5), 856-860.

"La concentrazione d’argento ionico di circa 3 microgrammi/litro (0,003 Ppm) fu sufficiente a fermare la crescita della legionella nell’acqua calda circolante."
Kusnetsov, Jaana, et al. 2001. Copper and silver ions more effective against legionellae than against mycobacteria in a hospital warm water system. Water Research, 35(17), 4217- 4225.

L’agente antibatterico più comunemente usato nel mondo è la crema di sulfadiazina all’argento."
Kucan, John O., and Smoot, E. Clyde. 1989. Topical antibacterials and soft-tissue wounds. Surgical Rounds, April, 60-70.

"La sulfadiazine d’argento è un’agente antimicrobico topico con un ampio spettro di attività sia contro funghi che contro i batteri gram-positivi e gram-negativi."
Rosenkranz, Herbert S., and Carr, Howard S. 1978. The determination of the susceptibility of bacterial isolates to silver sulfadiazine . Chemotherapy, 24, 143-145.

Nel 100 % delle ulcerazioni trattate con la crema sulfadiazine (15 pazienti), la conta batterica fu ridotta a 105 o meno per grammo di tessuto entro un periodo di prova di 3 settimane, comparato al 78,6 % in quelli trattati con soluzione salina (14 pazienti), e il 63,6 % di quelli trattati con tintura di iodio (povine-iodine) (11 pazienti). In più, le ulcerazioni trattate con la crema sulfadiazine argento hanno risposto più velocemente."
Kucan, John O., et al. 1981. Comparison of silver sulfadiazine, povine -iodine and physiologic saline in the treatment of chronic pressure ulcers. Journal of the American Geriatrics Society, 29(5), 232-235.

La sulfadiazina 1% in crema è stata provata statisticamente che riduce le dimensioni delle ulcerazioni in comparazione con un complesso tripeptide di rame 0,4% biologicamente attivo o placebo."
Bishop, John B., et al. 1992. A prospective randomized evaluator-blinded trial of two potential wound healing agents for the treatment of venous stasis ulcers. Journal of Vascular Surgery, 16(2), 251-257.

Sinossi delle studio: 657 differenti tipi di batteri da 22 specie differenti di batteri furono esposti alla sulfadiazina d’argento. Tutti i ceppi furono inibiti da livelli che facilmente possono essere ottenuti topicamente. I ceppi resistenti alla sulfadiazina o a molteplici antibiotici si sono mostrati sensibili alla sulfdiazina d’argento.
Carr, Howard S., Wlodkowski, Theodore J., and Rosenkranz, Herbert S. 1973. Silver sulfadiazine: in vitro antibacterial activity. Antimicrobial Agents and Chemotherapy, 4(5), 585- 587.

"L’allantoinato d’argento fu usato perché, quando testato in vitro, ha proprietà antibatteriche altamente efficaci. Il numero dei batteri alla fine delle operazioni chirurgiche, nel 35% dei casi eccedeva il numero presente subito dopo il lavaggio delle mani, ma solo nell’8 % di quelle trattate con l’allantoinato in polvere".
Ballinger, Walter F., et al. 1970. Silver allantoinate as an inhibitor of cutaneous bacteria upon the hands of operating room personnel. Annals of Surgery, 171(6), 836-842.

"La proliferazione batterica della superficie del catetere e la produzione di biofilm è stata ridotta sostanzialmente dall’eluzione di ioni argento liberi dalla matrice del catetere. Attività batteriostatiche battericide possono essere fermate unendo gli ioni d’argento con lo zolfo, che producono l’ Ag2S non solubile in acqua, abolendo l’attività degli ioni argento. Consideriamo questo fenomeno una ulteriore prova a favore della specifica attività antimicrobica degli ioni argento".
Bechert, T., et al. 1999. The Erlanger silver catheter: in vitro results for antimicrobial activity. Infection, 27, suppl. 1, S24.
"Conclusioni: Questa nuova cuffia allacciabile impregnate d’argento, può ridurre sensibilmente le incidenze delle infezioni dovute a catetere per la maggior parte dei cateteri intravenosi transcutanei."
Maki, Dennis G., et al. 1988. An attachable silver-impregnated cuff for prevention of infection with central venous catheters: a prospective randomized multi-center trial. The American Journal of Medicine, 85, 307-314.

"I nostri risultati mostrano che l’impregnazione dei cateteri intravenosi con la sulfadiazine d’argento e la chlorhexidine riduce significativamente la frequenza e la grandezza della colonizzazione batterica del corpo estraneo intravascolare e delle infezioni da catetere in un campione animale."
Bach, A., et al. 1994. Prevention of bacterial colonization of intravenous catheters by antiseptic impregnation of polyurethane polymers. Journal of Antimicrobial Therapy, 33, 969- 978.

"... la polvere di vetro silicea contente argento è creduta essere utile come material antibatterico per applicazioni mediche come le resine composite per protesi dentarie."
Kawashita, M., et al. 2000. Antibacterial silver-containing silica glass prepared by sol-gel method. Biomaterials, 21, 393-398.

Un test in vitro sulla capacita battericida mostra che l’argento rilasciato è biocida. Nelle valutazioni cliniche, fu osservato un sostenuto rilascio a livelli battericidi per 21 giorni, e l’efficienza fu dimostrata dalla significativa diminuzione dei batteri anaerobi. La colorazione dovuta all’argento rilasciato fu minima e reversibile. Perciò, la lamina messa a punto ha la potenzialità per un’efficacia superiore nel trattamento delle peridontiti.".
Bromberg, Lev E., et al. 2000. Sustained release of silver from periodontal wafers for treatment of peridontitis. Journal of Controlled Release, 68, 63-72.

Riassumendo, è stata sviluppata una LDD bio-riassorbibile che rilascia ioni argento nelle tasche peridontali. I risultati presentati qui suggeriscono che il LDD testato possegga la desiderata farmacokinesi nel rilasciare argento e che la liberazione di argento nelle tasche peridontali produce una riduzione sia della microflora anaerobica che di quella aerobica. Questi risultati mostrano che futuri studi del LDD saranno legittimati."
Straub, A.M., et al. 2001. Phase 1 evaluation of a local delivery device releasing silver ions in periodontal pockets: safety, pharmacokinetics and bioavailability. Journal of Peridontal Research, 36(3), 187-193.

Sinossi dello ricerca: 88 pazienti con ulcera peptica ingerirono pastiche contenenti ossido d’argento colloidale per un periodo di 9 giorni. Nell’arco di 6 settimane, tutti i casi meno uno furono guariti. La dimensione delle particelle d’ossido d’argento erano 3/10 di micron (0,3 micrometri = 300 nanometri) e anche più piccole. Commento: Questo studio fu condotto prima che si scoprisse che le ulcere peptiche sono causate da batteri.
Rendin, Larry J, Gamba, Carl L., and Johnson, Walllace M. 1958. Colloidal oxide of silver in the treatment of peptic ulcer. Pennsylvania Medical Journal. 61: 612-614.

Sinossi della Ricerca: il “Collargol” (argento proteinato), nitrato d’argento, e una miscela di Collargol e nitrato d’argento e (complesso colloidale d’argento) furono testati per l’efficienza antibatterica contro lo S. Aureus, A. aerogenes, and P. aeruginosa in acqua, plasma umano, e in brodo di  “trypticase soy”. La presenza di proteine diminui signifiticamente l’efficacia antibatterica di tutti e 3 gli agenti testati. Il Complesso argento e il nitrato d’argento inibirono i batteri in acqua a 2,5 ppm, mentre una concentrazione di 100 ppm. di Collargol (argento proteinato) fu necessaria per poter inibire i batteri in acqua. Nella coltura in brood di “trypticase soy”, il nitrato d’argento e il Complesso argento richiesero concentrazioni di 100 ppm per inibire I batteri, mentre il Collargol richiese una concentrazione di 1000 ppm per inibire I batteri nello stesso mezzo. Nel plasma umano, la concentrazione inibente di nitrato d’argento fu 100 ppm, mentre quella dell Complesso argento fu 1000 ppm e quella del Collargol fu 5000 ppm.
Brentano, Loreno et al. 1966. Antibacterial efficacy of a colloidal silver complex. Surgical Forum. 17: 76-78.

Sinossi della Ricerca: Gli ioni argento generate elettricamente, il nitrato d’argento, e il fluoruro d’argento, furono testate per l’efficacia antibatterica su 5 differenti batteri. A parità di contenuto d’argento, non furono riscontrate significative differenze nell’efficacia antibatterica dei 3 agenti.
Thibodeau, E.A., S.L. Handelman, and R.E. Marquis. 1978. Inhibition and killing of oral bacteria by silver ions generated with low intensity direct current. Journal of Dental Research. 57: 922-926.

Il riempitivo contenente ioni Ag+, mostrò una significativa maggiore attività antibattrica rispetta al riempitivo di controllo che non conteneva ioni argento. I risultati indicano che l’effetto antibatterico è dovuto agli ioni argento rilasciati dal riempitivo contenente ioni Ag+."
Yamamoto, Kohji, et al. 1996. Antibacterial activity of silver ions implanted in silicone dioxide filler on oral Streptococci. Dental Materials. 12: 227-229.

"Per le forme primitive di vita, l’argento oligodinamico è altrettanto tossico quanto I più potenti disinfettanti chimici, e questo, accoppiato alla relativa sua innoquità per la vita animale, gli conferisce un grande potenziale come disinfettante."
N.R. Thompson, 1973. Silver. In Comprehensive Inorganic Chemsitry, Vol .3. New York, Pergamon, 79-80.

"Per decenni oramai, decine di migliaia di piscine, in Europa e in USA, hanno usato ioni argento-rame prodotti elettricamente per fornire una soddisfacente sanificazione dell’acqua."
Davies, Richard, and Etris, Samuel. 1997. The development and functions of silver in water purification and disease control. In Catalysis Today, 36, 107-114.

L’argento colloidale è stato usato con grande successo nei seguenti casi, riportati dal C.E.A. MacLeod:Tonsilliti settiche e follicolari, angina di Vincent, phlyctenular conjunctivitis, gonorrheal conjunctivitis, spring catarrh, impetiggine (un’acne contagiosa del viso  e del corpo), ulcere settiche delle gambe, tricofizia, tinea versicolor, foruncolosi, appendicitis supporative dopo intervento chirurgico, exzema postuloso del cuoio capelluto e del pube, ezema cronico del meato auditivo con infiammazioni ricorrenti, eczema cronico della parte anteriore delle narici, emissione purulenta nel caso di suppurazione cronica nell’otite dell’orecchio medio, bromidrosi dei piedi, eruzioni non supurative dell’ascella e del collo.Mediante iniezioni: la gonorrhea e le cistiti croniche (locali), eruzioni, infiammazione del’ epiditimo.
Sir James Castle lo trovò particolarmente efficace nei casi prue, dissenteria, e problemi intestinali. Essendo non tossico, il dosaggio può essere aumentato da 1 a 2 o più dracme (3,88 gr.) due o tre volte al giorno. Il Dr. A. Legge Roe considera l’argento colloidale tra le preparazioni più utili nella pratica oftalmica, e particolarmente nei casi di oftalmia gonorragica, oftalmia purulenta dei neonati, ulcere infette della cornea, e ulcere hypopyon etc. (estrazione di liquido dalla camera interna e cauterizzazione, e altre procedure operative che oggi sono raramente richieste, mentre, se avviene la perforazione questa è più piccolo e più trattabile, cheratiti interstiziali, blefariti, dacryocystitis, e ustioni e altre lesioni della cornea. Secondo questa autorità scientifica, la grande chemosi che normalmente accompagna l’uso del nitrato d’argento viene evitata e, secondo la sua opinione, se fosse adottato l’argento colloidale in tutti i casi di oftalmia purulenta dei neonati, “non esisterebbero più problemi come vista compromessa o cecità dovute a questa causa.” Ha avuto numerosi casi di cheratite interstiziale di adulti, nei quali l’opacità completa della cornea è ritornata assolutamente trasparente nell’arco di 3 -5 mesi, e chiunque abbia avuto molta esperienza di questa malattia negli adulti, sa quante volte la vista rimanga compromessa permanentemente e di solito duri il trattamento.
… Sir Malcolm Morris ha trovato l’argento colloidale privo di conseguenze rispetto a altre preparazioni argento. Tipo il dolore provocato e la scolorimento della pelle, al contrario, invece di produrre irritazione esso ha un distinto effetto calmante. Riduce rapidamente l’infiammazione e promuove la guarigione delle lesioni. Ha avuto risultati rimarcabili in rigonfiamenti della prostate con irritazione della vescica, prurito anale e eczema perianale e emorroidi.
J. Mark Hovell ha trovato l’argento colloidale benefico nel ripristinare la pervietà delle tube di Eustachio e nella riduzione del catarro nasofaringeo.
L’argento colloidale è stato anche usato con successo in condizioni settiche della bocca (compreso le tonsilliti e angine), dell’orecchio (compreso i sintomi di Menier e la chiusura alla manovra di compensazione Valsava), e nella setticemia generalizzata, leucorrea, cistiti,  and in generalized septicemia, leucorrhoea, cystitis, pertosse, e herpes zoster.
... il “Collosol argentums” è stato provato utile anche nell’influenza, sia come preventive che come curative, quando applicato come spray nelle narici, per risciacquare gli occhi, e come gargarismo per la gola.
B. Seymour Jones ha utilizzato uno spray intranasale di argento colloidale nel caso di meningiti cerebro-spinali. Ha anche usato l’argento colloidale, con evidenti vantaggi, in diversi casi di rinite e allargamenti edematosi della parti terminali posteriori dei turbinati medi e inferiori con vera iperplasia.”
Alfred B. Searle, Use of Colloids In Health and Disease, pgs. 83-86, published in 1920

"Le nanonoparticelle sferiche d’argento (nano-Ag) furono sintetizzate e fu indagato il loro effetto antifungineo sui patogeni funginei della pelle. Il Nano-Ag mostro una potente attività contro ceppi isolati clinicamente e i ceppi ATCC di Trichophyton mentagrophytes e  su specie di Candida (IC80, 1-7 microgrammi/ml). L’attività del nano-Ag fu comparabile a quello dell’amphotericin B, ma superiore a quello del fluconazole (amphotericin B IC80, 1-5 microgrammi/ml; fluconazole IC80, 10- 30 microgrammi/ml). Inoltre, investigammo gli effetti sul dimorfismo della Candida albicans. I risultati mostrarono che il nano-Ag era attivo sulle mycelia. Così, lo studio presente, indica che il nano-Ag può avere una considerevole attività antifunginea, meritando ulteriori ricerche sulle sue applicazioni cliniche."
J Microbiol Biotechnol. 2008 Aug;18(8):1482-4., Kim KJ, Sung WS, Moon SK, Choi JS, Kim JG, Lee DG. Department of Microbiology, College of Natural Scienes, Kyungpook National University, Daegu 702-701, Korea.

L’argento colloidale è il prodotto che la FDA (Food and Drugs Administration) e molte autorità mediche ufficiali amano odiare. Sentendo quello che dicono, penseresti che chiunque che assume l’argento colloidale diventerà grigio per l’accumulazione dell’argento nella sua pelle (argyria). Il loro peggior incubo e quello che le persone possano assumere l’argento colloidale per combattere l’ influenza suina H1N – il loro incubo è che possa funzionare. L’argento sta avendo un nuovo rinascimento nella medicina di oggi, con nuovi prodotti innovative che sono capaci di mantenere il rilascio di ioni argento, permettendo migliori usi chirurgici e relativi alla cura delle ferite. Le nano particelle argento sono persino state inserite negli indumenti, quali calzette e slip. Potete acquistare una lavatrice che utilizza gli ioni argento per uccidere i germi nei panni. Non è più messa in questione la grande efficacia dell’uso dell’argento per uccidere batteri e funghi. Questo non significa che uccida ogni tipo di battere o fungo. E in quelli che uccide, non è detto che li uccida tutti. Significa semplicemente che le proprietà antibiotiche dell’argento sono veramente potenti. E i rischi alla salute umana, in termini di tossicità sono trascurabili. Questo profilo rischi/benefici è di gran lunga superiore a quello degli antibiotici comunemente usati."
Byron J. Richards, CCN (Board Certified Clinical Nutritionist, charter member of the International & American Association of Clinical Nutritionists (IAACN), author Fight for Your Health: Exposing the FDA's Betrayal of America)

L’argento metallico e prodotti a base argento sono largamente usati nelle apparecchiature mediche e nei prodotti per la cura della salute per fornire un’azione antibatterica e antifunginea. L’esperienza ha dimostrato che sono generalmente sicuri nell’uso e efficaci nel tenere sotto controllo gli organismi patogeni.”
A.B.G. Lansdown, PHF, FRCPath, Honorary Senior Lecturer, Department of Chemical Pathology, Faculty of Medicine, Imperial College, London, UK

L’argento ha un effetto germicida e uccide efficacemente molti organismi primitivi senza danneggiare le specie animali superiori."
CRC Handbook of Chemistry and Physics: 80th Edition, ed. by David R. Lide, CRC Press, Boca Rotan, FL, 1999-2000.

“ Uno studio su animali a cui è stato fatto bere un composto d’argento allungato nell’acqua per la maggior parte della loro vita non ha mostrato effetti sulla fertilità. Un altro studio ha rilevato che il tessuto riproduttivo era stato danneggiato in seguito ad iniezioni di nitrato d’argento. Comunque, i tessuti si ripararono mentre ancora gli animali ulteriori iniezioni di nitrato d’argento. I test su gli animali provano che i composti argento possono essere pericolosi per la vita umana solo se ingeriti in gradi quantità (cioè grammi) e che il contatto della pelle con i composti argento sembra non essere pericoloso per la vita.”
ATSDR – Agency for Toxic Substances and Disease Registry Toxicological Profile for Silver – CAS# 7440-22-4, Dec. 1990.

L’analisi del sangue fu riportata normale in tutti gli individui controllati nello studio di medicina del lavoro, su lavoratori esposti all’argento condotto da Rosenman e al. (1979), a eccezione di un individuo che aveva un alto livello di emoglobina. … Uno studio che misurava il livello di numerosi enzimi del fegato (alanina transferasi, aspartato amino transferasi, gamma glutamyl transferasi, e alkaline phoshpatasi) non rilevarono differenze significative tra i lavoratori con una storia di esposizione all’argento e a composti insolubili d’argento e quelli che non avevano una storia di esposizione all’argento (Pifer et al. 1989).”
ATSDR – Agency for Toxic Substances and Disease Registry Toxicological Profile for Silver – CAS# 7440-22-4, Dec. 1990.

"I dati suggeriscono che con la bassa tossicità associate all’argento colloidale, in generale, e l’ampio spettro di attività antimicrobica di questa preparazione di argento colloidale, questa preparazione può essere efficacemente usata quale alternative agli antibiotici."
Dr. Ron Leavitt, Microbiology Department, Brigham Young University

L’argento ha una lunga storia in medicina come uso quale agente antimicrobico. Gli ioni argento hanno dimostrato avere effetti antibatterici su alcuni microbi. Diversi studi hanno dimostrato che gli ioni argento sono selettivamente tossici per i microorganismi procarioti, con poco effetto sulle cellule eucariote. (Park e Jang, 2003; Spadaro e Becker, 1976; Webster e al., 1981; Marino e al., 1974).
International Biodeterioration & Biodegradation 57 (2006) 155–162

E' lo ione d'argento che da all’Argento Colloidale la sua Potenza Antimicrobica

Nel web si legge che la forma ionica dell’Argento Colloidale non funziona. Questi sono i pareri degli esperti:
"Le proprietà antimicrobiche dell’argento sono dovute allo ione argento…”
Romans, I.B. 1954. Oligodynamic metals. In Antiseptics, Disinfectants, Fungicides, and Chemical and Physical Sterilization. Philadelphia, Lea & Febiger, 388- 428.
"Gli ioni argento sono battericidi, anti-micotici/fungini, protozoi-cidi, e sono attivi contro il virus herpes simplex virus."
Russell, A.D., et al. 1994. Antimicrobial activity and action of silver. Progress in Medicinal Chemistry, 31, 351-370.
"...l’attività antimicrobica dell’argento è influenzata significativamente dagli ioni.
Simonetti, N., et al. 1992. Electrochemical Ag+ for preservative use. Applied and Environmental Microbiology, 58(12), 3834-3836.
"Per svolgere la funzione battericida, l’argento deve essere disponibile come soluzione, e l’efficacia della soluzione è dipendente dalla concentrazione degli ioni argento presenti nella soluzione… l’argento è efficace contro un ampio spettro di organismi antibiotico-resistenti, il che è atteso poiché l'argento è stato regolarmente trovato essere efficacie contro gli organismi resistenti agli antibiotici”.
Wright, J. Barry, Lam, Kan, and Burrell, Robert E. 1998. Wound management in an era of increasing bacterial antibiotic resistance: a role for topical silver treatment. American Journal of Infection Control, 26(6), 572-577.
Fin dal 1973, studi “in vitro” hanno dimostrato che tali ioni erano un efficace antibiotico con uno spettro molto ampio e ottenevano valutazioni favorevoli nelle comparazioni quantitative con gli antibiotici sintetici… Il fallimento di altri ioni metallici non tossici aventi gli stessi parametri elettrici nel produrre una simile alterazione indica fortemente che lo ione argento generato elettricamente è l'agente responsabile per i cambiamenti cellulari la osservati… I tassi di guarigione in queste ferite vengono accelerati in modo significativo e sono accompagnati da un miglioramento del processo di guarigione delle ossa, tessuti molli, nervi e pelle, con il rimpiazzo dei tessuti persi con tessuti istologicamente normali… L’agente responsabile di questi effetti sulle cellule si crede sia lo ione argento generato elettricamente”.
Becker, Robert O. 2000. Effects of electrically generated silver ions on human cells and wound healing. Electro- and Magnetobiology, 19(1), 1-19.)
"Gli ioni di argento sono stati più efficaci degli ioni platino, oro, rame e acciaio inossidabile nell’inibire i batteri."
Spadaro, J.A., et al. 1974. Antibacterial effects of silver electrodes with weak direct current. Antimicrobial Agents and Chemotherapy, 6(5), 637-642.)
L’otturazione contenente Ag+ ha mostrato una attività anti-batterica significativamente maggiore che le otturazioni di controllo non contenenti ioni argento… I risultati indicano che l’effetto anti-batterico è dovuto agli ioni argento rilasciati dall’otturazione contenente Ag+.
Yamamoto, Kohji, et al. 1996. Antibacterial activity of silver ions implanted in silicone dioxide filler on oral Streptococci. -) Dental Materials, 12: 227-229.
È stato dimostrato mostrato che la porzione ionica di un argento colloidale proteinato è la componente germicida.”
Sollman, Torald, and J.D. Pilcher 1924. Organic, protein and colloid silver compounds:Does the “colloidal silver”become available as antiseptic?Journal of Laboratory and Clinical Medicine 10:38-42.
"...La Potenza battericida del CS (Colloidal Silver / Argento Colloidale) è dovuta allo ione argento."
Uegaki, Shingo. 1930. Influence of the blood constituents on the bactericidal power of colloidal silver. Japanese Journal of Experimental Medicine. 8: 573-613.)
"L’argento è un disinfettante per i batteri che non generano spore a concentrazioni circa 1000 volte inferiori ai livelli per il quale risulta tossico per la vita dei mammiferi. … E’ necessaria la forma ionica dell’argento."
-- British Columbia Ministry of Environment, Ambient Water Quality Criteria for Silver, Environmental Protection Department, February 19, 1996
Nella presente relazione si mostra che gli ioni argento inibiscono la catena respiratoria dell’Escherichia Coli. Il sito più sensibile all’inibizione fu tra i bcytochromi e i il cytochroma,. Un altro sito di inibizione è stato localizzato tra il sito della reazione nel substrato con la catena respiratoria e le flavoproteine.”
The Effect of Silver Ions on the Respiratory Chain of Escherichia coli,” P. D. Bragg and J. D. Rainnie, Department of Biochemistry, University of British Columbia
“…la conversione dell’argento in ioni argento è necessaria per l’efficacia.”
Albert T. McManus, MD, Chief of Microbiology, Brooke Army Medical Center, Fort Sam Houston, Texas, Army Burn Center, United States Army Institute of Surgical Research
"L’argento ionico, sebbene è tecnicamente un colloide, sembra offrire maggiori proprietà benefiche dell’argento colloidale tradizionale. L’argento ionico può essere generato con l’elettrolisi dell’argento metallico o dissolvendo composti argento e sembra avere un’attività antimicrobica superiore. Una ragione per questo, in aggiunta alla carica elettrica delle particelle, potrebbe essere che gli ioni argento in soluzione offrono una maggiore superfice per il fatto che sono singoli atomi, non clustr/aggregati di atomi come si presentano in un colloide. Questo comporta che essi agiscono più prontamente e velocemente, e poiché sono relativamente più piccoli delle particelle di un colloide, penetreranno… più rapidamente ed efficacemente”
… Il termine oligodinamico si applica solo a “particelle argento caricate elettricamente”, ovvero ioni (Ag+). L’argento neutro (Ag) non possiede la natura antimicrobica che l’argento invece possiede quando allo stato ionico. La carica elettrica dello ione è necessaria per facilitare lo spostamento di elettroni nei microbi. E’ la carica elettrica positiva (+) che “strappa efficacemente elettroni da una molecola…indebolendo il legame molecolare e rendendolo instabile.”
Eric Rentz, nel suo studio retrospettivo sull’argento, pubblicato sul Journal of Nutritional & Environmental Medicine, segnala che le cellule microbiche “si uniscono esclusivamente con gli Ag+ [ovvero, argento ionico -- ED]”…
… la sicurezza dell’argento oligodinamico (Ag+) è fermamente stabilita: non è… tossico ai sistemi immunitario, cardiovascolare, nervosa, o riproduttivo è considerato non cancerogeno.”
Al contrario, l’Ag+ [ovvero, argento ionico -- ED] manifesta tutti i benefici terapeutici che sono storicamente riconosciuti all’argento. La tossicità sopra osservata è connessa direttamente a prodotti argento che contengono “argento ridotto o neutro [il quale] non ha alcun valore medico riconosciuto”. Questi comprendono sali argento, composti argento, e tutti i colloidali che sono prodotti senza ioni…
Questi prodotti potranno eventualmente produrre qualche beneficio se vi sono presenti ioni argento, ma la maggior parte di essi “hanno difficoltà a produrre concentrazioni di Ag+ biologicamente significative”…
L’importanza di ciò non dee essere trascurata. La paura espressa dalla FDA-Food and Drug Administration, riguardo gli eventuali effetti tossici dell’argento può solo applicarsi a quei prodotti che contengono forme di argento non-oligodinamico,non a quelli che sono ionici (Ag+).”
S.M. Foran, Therapeutic Properties of Silver: an Historical and Technical Review
"I composti argento hanno una varietà di usi come caustici, astringenti, antisettici, e germicidi. La loro attività risiede nello ione argento che è un precipitante di proteine nel protoplasma batterico.”
Handbook of the Hospital Corps of the United States Navy, 1953
Tutti gli antimicrobici a base argento agiscono contro i batteri attraverso l’azione degli ioni argento (Ag+). L’effetto degli ioni argento contro i microorganismi è ben stabilito e viene indicato come effetto oligodinamico. Gli ioni argento interagiscono con le cellule batteriche attraverso 3 meccanismi: 1) Danneggiano la membrana cellulare 2) Rimuovono ioni  Ca2+ e Zn2+ 3) Interagiscono con lo zolfo, l’ossigeno o azoto
Gli ioni argento sono attivi contro una vasta gamma di batteri gram-positivi e gram-negativi. Qualità uniche degli ioni argento sono: Basso rischio di indurre resistenza batterica, efficacia a concentrazioni bassissime, nessuna tossicità per gli umani.
Dr. Murray J. Height, Ph.D, Chief Technology Officer, HeiQ Materials, Silver Nanotechnology Working Group
E’ lo ione argento (Ag+) che fornisce all’argento le qualità per cui è riconosciuto quale metallo salutare. La sua attività anti-batterica è unica perché a mezzo dei suoi ioni rompe le membrane delle cellule batteriche, mentre non lo fa sulle membrane cellulari dei mammiferi. Questa selettività, che rimane non chiara, fu percepita nei tempi antichi il che portò al suo uso universale.”
Samuel F. Etris, The Silver Institute, writing in Silver Compounds
E’ stato suggerito che il numero di patogeni uccisi è direttamente legato al numero di ioni argento presenti… I risultati della ricerca ha confermato che non è la quantità totale di argento in sospensione, ma la quantità totale di ioni argento presenti nella soluzione, che ne determina l’efficacia”.
Environmental Health Foundation, Silver for Human Health
“…L’attività antibatterica dell’argento è il risultato della produzione di ioni argento entro una matrice acquosa… Gli ioni argento interagiscono con molti componenti delle cellule batteriche, protozoi, e funghi. La tossicità sulle cellule microbiche è esibita a concentrazioni bassissime…”
Technical White Paper: Antimicrobial Activity of Silver, Industrial Biological Services, Ltd.
Composti a base argento sono utilizzati per la loro azione antisettica e germicida sui batteri. L’efficacia di tali preparati è principalmente dovuta agli ioni argento liberi. Più è alta la concentrazione di ioni liberi maggiore sarà l’effetto germicida."
Germicidal Efficiency of Some Silver Compounds Tested by the Improved Tissue-Culture Method, D.C. Foord, W.A. McOmie and A.J. Salle, May 1938 vol. 38 no. 4 572-574, Experimental Biology and Medicine "L’azione germicida di una specifica quantità di argento fu scoperto essere legata alla concentrazione di ioni argento piuttosto che alla natura fisica dell’argento stesso, dal quale in origine, furono prodotti.".
Chambers, Cecil W., Proctor, Charles M., and Kabler, Paul W. 1962. Bactericidal effect of low concentrations of silver. Journal of the American Water Works Association, 208-216.
L’argento può esistere sia in forma “elemento” che in forma “ionica”. Gli ioni di argento sono anche indicati come 'Ag+' o “cationi argento”. Tutti i prodotti a base argento, sia che questo sia quale elemento o in forma ionica, raggiungono il loro effetto antimicrobico mediante l’azione dei cationi argento (ovvero ioni argento)."
Systagenix Wound Management 2011, January 2011 Edition, Silver White Paper, Everything You Ever Wanted to Know About the Use of Silver in Wound Therapy, Sharon Lindsay, Systagenix
L’esatto meccanismo che fornisce le qualità antimicrobiche all’argento è sconosciuto. Non è stato ancora determinato, comunque, che l’agente antimicrobico attivo sia lo ione argento libero, si evidenzia dal fatto che la potenzialità antibatterica dell’argento è proporzionale alla quantità di ioni argento rilasciati.”
Proceedings of the International MultiConference of Engineers and Computer Scientists 2008, Vol II, IMECS 2008, 19-21 March 2008, Hong Kong, Electrolysis of Nano-Silver Suspension Into Ionic Form Via Membrane Electro-Osmosis Process
"L’azione antimicrobica dell’argento o dei composti a base argento è proporzionale alla quantità di ioni argento (Ag+) bioattivi rilasciati e la loro disponibilità a interagire con le membrane cellulari dei batteri o funghi. L’argento metallico e i composti inorganici a base argento si ionizzano in presenza d’acqua, fluidi corporei o essudati tissutali.
Lo ione argento è biologicamente attivo e interagisce prontamente con proteine, residui di amino-acidi, ioni liberi e ricettori delle membrane cellulari eucariote o mammifere.
Silver In Health Care: Antimicrobial Effects And Safety In Use, Current Problems in Dermatology, 2006;33:17-34.
Al fine che l‘argento possa avere qualsiasi proprietà antimicrobica, deve trovarsi nella sua forma ionizzata (Lok et al., 2007; Rai et al., 2009). L’argento nel suo stato non ionizzato è inerte (Guggenbichler et al., 1999), ma il contatto con l’umidità induce il rilascio di ioni (Radheshkumar and Munstedt, 2005). Pertanto, tutte le forme di argento o composti argento che mostrano proprietà antimicrobiche sono in un modo o in un altro sorgente di ioni argento (Ag+)
Microbe Wiki,Silver As An Antimicrobial Agent
E’ stato studiato l’effetto antimicrobico del SDS-CS [Spark Discharge System Colloidal Silver] sullo Staphylococcus aureus. I risultati hanno mostrato che soluzioni di Argento Colloidale con una concentrazione di argento ionico di 30 Ppm o maggiori sono sufficientemente forti per distruggere lo S. aureus. E stato mostrato Inoltre, che il potenziale antimicrobico di una soluzione è direttamente correlate alla sua concentrazione in ioni argento.”
Medical Engineering and Physics, 2008, Oct; 30(8):948-52, Colloidal silver fabrication using spark discharge system and its antimicrobial effect on Stapylococcus aureus
Gli scienziati sanno da molto tempo che gli ioni argento, che fuoriescono dalle nano-particelle quando ossidate, sono mortali per i batteri. Ma gli scienziati sospettavano anche che le nano-particelle argento stesse potessero essere tossiche per i batteri, in particolare quelle più piccole a circa 3 nanometri. Questo non è vero, secondo il gruppo scientifico della Rice Uniersity che ha riportato i sui risultati questo mese sull’American Chemical Society journal Nano Letters. Infatti, quando la possibilità di formare ioni e rimossa dall’argento, le particelle risultano praticamente benigne alla presenza dei microbi, hanno detto Pedro Alvarez, George R. Brown Professore e Direttore del Rice’s Civil and Environmental Engineering Department.”
Rice University News, “Ions, Not Particles, Make Silver Toxic to Bacteria”
L’argento metallico è inerte alla presenza dei tessuti umani ma ionizza in presenza di umidità, fluidi corporei e secrezioni e rilascia l’Ag+ biologicamente attivo (ovvero argento ionico)”.
Alan B.G. Lansdown, A Pharmacological and Toxicological Profile of Silver as an Antimicrobial Agent in Medical Devices, Advances in Pharmacological Sciences, Vol. 2010, Article ID 910686
L’argento può essere o ionico (porta una carica elettrica positive) o non-ionico (non ha carica elettrica). Perché l’argento possa essere biocida – ovvero che possa interagire con i tessuti cellulari batterici e eliminare i microorganismi pericolosi in una ferita – deve essere in una forma ionica. Le forme ioniche dell’argento sono indicate dal segno più (+), il che indica che hanno una carica positiva.”
A Closer Look at Silver, Exciton Technologies, Inc.; Heather L. Orsted, RN, BN, ET, MSc; Carla Spina, PhD Chem.; Edie Attrell, RN, BN, ET, IIWCC; Chester Ho, MD; Lindsay Kalan, PhD and David H. Keast, BSc, MSc, Dip Ed, MD, CCFP, FCFP
...un grumo inerte di argento non andrà a fare molto. Per essere efficace, deve prima ionizzarsi. La ricerca a dimostrato che è l’argento nella sua forma ionica (Ag+) che è battericida e non la forma metallica/elemento.
Un atomo di argento ha una carica neutra; dobbiamo ionizzarlo – rimuovere una elettrone, carica negativa, – per trasformalo nella sua forma ionica a carica positiva. Le superfici antibatteriche a base argento devono rilasciare ioni argento direttamente nell’ambiente patogeno per poter essere efficaci.
Rohan Shirwaiker, Assistant Professor of Industrial and Systems Engineering at North Carolina State University, Silver Shines as Antibacterial for Medical Implants
Nella forma metallica (elemento), l’argento non è reattivo e non può uccidere i batteri. Per divenire battericidi, gli atomi di argento metallico (denominati Ag or Ag0) devono perdere un elettrone  e divenire ioni argento con carica positiva (Ag+ ). L’argento elemento (metallico) ionizza nell’aria, ma ionizza più prontamente quando esposto in un ambiente acquoso come può essere l’essudato di una ferita Gli ioni argento sono altamente reattivi e agiscono su molti posti delle cellule batteriche, causandone la morte. Si legano alla membrana cellulare dei batteri, causandone la rottura e la fuoriuscita del contenuto. Gli ioni argento che entrano nella cellula batterica distruggono le funzioni cellulari legandosi a proteine e interferendo nella produzione energetica, nelle funzioni enzimatiche e riproduzione cellulare.
Gli ioni argento sono attivi su un ampio spettro di batteri, fughi, e virus, compreso molti batteri antibiotico-resistenti, come lo Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA) e l’Enterococco resistente alla vancomicina (VRE).”
Wounds International Expert Working Group, 2012, (a working group featuring 12 experts from the fields of medicine, wound healing, geriatric care, hospital care, pharmaceutical sciences, trauma surgery, burn care, infection control and nursing)
È in corso un dibattito circa se le nano-particelle d’argento posseggono intrinsecamente tossicità antibatterica, o se questa dipende dal rilascio di ioni argento Ag+ dalle nano-particelle.
Per chiarire questo problema, abbiamo utilizzato l’analisi XANES/EXAFS per determinare la minuta struttura delle particelle argento presenti in cellule di Bacillus subtilis trattate con una concentrazione di 100 ppm di nano-particelle argento. Questi dati suggeriscono decisamente che in una soluzione acquosa, le nano-particelle argento rilasciano ioni argento caricati positivamente, che in seguito entrano nelle cellule batteriche dove vengono ossidati formando Ag2O [Ossido d’argento – ED]. Se le nano-particelle d’argento fossero entrate direttamente, sarebbe stato possibile rilevare lo spettro corrispondente all’argento standard (metallico). Per quanto di nostra conoscenza, questo è il primo studio che è stato condotto per analizzare direttamente le particelle d’argento presenti all’interno cellule batteriche dopo che queste sono state trattate con nano-particelle argento, e i risultati indicano che gli ioni argento a carica positiva sono i principali responsabili per la tossicità anti-microbica delle nano-particelle argento.
...i nostri risultati supportano la teoria che le nano-particelle esercitano la tossicità anti-microbica attraverso l’emissione di ioni argento a carica positive che poi penetrano nelle cellule batteriche.”
The Antimicrobial Properties of Silver Nanoparticles in Bacillus subtilis are Mediated by Released Ag+ Ions, PLOS-One, December 15, 2015
La forma antibatterica dell’argento sono gli ioni. Piccolissime particele [di argento nano-particellare – ED] emettono continuamente un numero sufficiente di ioni a carica positiva. Questi distruggono gli enzimi dei batteri, ne destabilizzano la membrana cellulare, il citoplasma o la parete cellulare e ne impediscono la riproduzione. I batteri non sopravvivono a questo attacco concentrato.
-- International Food Resource Journal in 2011, “A study on the minimum inhibitory concentration and minimum bactericidal concentration of Nano Colloidal Silver on food-borne pathogens”

Le citazioni sono state estratte dalla Experts Quotes page o dalla Clinical Studies page sul The Silver Edge web site.Links Utili: