L’argento
è un potente preventivo/antibiotico naturale, utilizzato da
migliaia d’anni … è un catalizzatore, che disabilita lo
specifico enzima che tutti gli organismi unicellulari, funghi e
virus, usano per il loro metabolismo dell’ossigeno, e soffocano.
Eppure non è nocivo per gli enzimi umani e a nessuna parte della
chimica del copro umano. E uccide tutti gli organismi causa di
malattia in sei minuti o meno, dal contatto, anche quelli pleomorfi,
non importa quanto mutino. Non si sviluppano ceppi resistenti, e il
corpo non sviluppa tolleranza. L’argento colloidale e sia un
rimedio che un preventivo per le infezioni di molti tipi. Avendo
sufficiente argento colloidale nel vostro corpo e come avere un
superiore, secondo sistema immunitario. E’ stato di uso comune
fino al 1938. La bisnonna metteva un dollaro d’argento nel latte,
per mantenerlo fresco a temperatura ambiente."
Health
Consciousness magazine, Vol. 15 No. 4
Molti
ceppi di microbi patogeni, virus, funghi, batteri o qualsiasi altro
patogeno unicellulare resistente agli altri antibiotici sono uccisi
al contatto dall’argento colloidale, e impossibilitati a
mutare. Comunque, non danneggia gli enzimi delle cellule dei
tessuti ed i batteri amici."
Ron
Barnes, PhD., Pharmacist, Capital Drugs
Moltitudini
di test indipendenti hanno mostrato che l’argento uccide
prontamente I batteri nell’acqua e mantiene la purezza dell’acqua
per lunghi periodi di tempo."
The
Silver Institute Letter, December 1976, Tests Show Silver Best Water
Purifier
"Non
conosco nulla che possa rimpiazzarlo, ne conosco qualcuno che lo
abbia abbandonato dopo essersi profondamente familiarizzato con le
tecniche di applicazione. Possiamo solo aver scalfito la superficie
dell’uso medico dell’argento! Già così è uno strumento
stupefacente! Stimola la formazione delle ossa (osteociti), ,
cura le più caparbie infezioni di qualsiasi tipo … e stimala la
guarigione nella pelle e in altri tessuti molli.".
Dr.
William Steward Halsted, 1913
Riassunto
delle studio: Sedici pazienti con ulcerazioni alle gambe furono
trattate con l’argento colloidale spray. La soluzione fu
applicata una volta al giorno per i primi pochi giorni, poi due
volte alla settimana. L’infezione sparì in tutti i casi.
Dopo essere stati istruiti, i pazienti applicarono la terapia a casa
senza supervisione. Non furono osservati ne sconforto ne effetti
collaterali. Non ci fu persistente decolorazione della pelle che
potesse essere attribuita all’argento. In tutti i casi l’infezione
sparì"
Haeger,
Knut. 1963. Preoperative treatment of leg ulcers with silver spray
and aluminum foil. Acta Chirurgica Scandinavica,
125, 32-41.
L’argento
si è rivelato tossico a una vasta gamma di patogeni, compresi il
Pythium aphanidermatum, il Thielaviopsis basicola e il Fusarium
oxysporum f.spp. La maggior parte delle zoospore di phytophthora
spp. erano uccise dagli ioni argento nella gamma dei 5-50 ppb,
(Parti Per Bilione/Miliardo) disintegrandosi alle
concentrazioni più elevate. ... "Le cisti e le la germinazione
mostrarono la stessa sensibilità all’argento. Le Oospore furono
per la più parte uccise sopra l’intervallo dei 25 – 100
ppb (parti per miliardo) … E’ sorprendente che non sia
ancora stato sviluppato un funghicda a base argento."
Slade,
S.J., and Pegg, G.F. 1993. The effect of silver and other metal ions
on the in vitro growth of root-rotting Phytophthora and other
fungal species. Annals of Applied Biology, 122, 233-251.
Perciò,
l’ampio spettro antimicrobico, l’alto potenziale microbicida, la
buona solubilità in acqua, e la sicurezza dell’argento anodico,
fornisce uno sfondo interessante per la ricerca sull’uso di questo
ione come conservante nelle formulazioni farmaceutiche e cosmetiche.
… L’alta velocità di uccisione dei batteri da parte
dell’argento anodico è molto utili nell’assicurare una rapida
eliminazione dei microorganismi. Comunque, l’efficacia
dell’argento nel mantenere il numero degli organismi sopravvissuti
a meno del 0,01% dell’inoculazione di partenza dopo ripetute
inoculazioni, anche alla presenza di adittivi fortemente
interferenti, appare la qualità più interessante per il suo
possibile uso come conservante in prodotti multi-dose.".
Scalzo,
M., et al. 1996. Antimicrobial activity of electrochemical silver
ions in nonionic surfactant solutions and in model
dispersions. Journal of Pharmacy and Pharmacology, 48, 60-63.
Le
proteine che legano i metalli sono componenti importanti dei
retrovirus come l’” human immunodeficiency virus” (HIV).
Perciò, i metalli possono essere usati come agenti antivirali.
Comunque, molti metalli sono tossici per gli esseri umani a
eccezione dell’argento che è tossico solo per le cellule
procariote e virus … Inoltre, é stato provato che
l’argento è un potenziale inibitore della proteasi dell’HIV
interrompendo così la replicazione cellulare dell’HIV a diverse
fasi come l’interferenza con i ricettori di superficie,
l’espressione dei geni o biosintesi cellulare dei virus. Forme
terapeutiche per l’argento … devono essere ancora messe a
punto."
Hussain,
Saber, Anner, Rolf M., and Anner, Beatrice M. 1992. Cysteine
protects Na, K- ATPase and isolated human lymphocytes from silver
toxicity. Biochemical and Biophysical Research Communications,
189(3), 1444-1449.
Le
medicine a base argento colloidale “collargol” e “protargol”
sono state provate efficaci contro il virus del vaiolo. …
Le particelle metalliche dell’argento possono contribuire molto ai
meccanismi responsabili dell’effetto antivirale."
Bogdanchikova,
N.Y., et al. 1992. Activity of colloidal silver preparations
against variolovaccine virus. Khimiko-Farmatsevticheskii
Zhurnal, 26(9-10), 90-91.
Le
soluzioni con ioni argento Ag+ (Argento Colloidale Ionico) mostrano
miglior efficacia antimicrobica contro i batteri, una specie di
lieviti, e una muffa, rispetto a quello che hanno potuto fare
analoghe soluzioni di Sali inorganici (nitrato argento, e cloruro
argento). Lo ione Ag+ potrebbe essere utilizzato
efficacemente nei conservanti. L’attività antimicrobica
dell’argento è sensibilmente influenzata dalla presenza o meno
dei suoi ioni Ag+."
Simonetti,
N., et al. 1992. Electrochemical Ag+ for preservative use. Applied
and Environmental Microbiology, 58(12), 3834-3836.
L’ipotesi
che rivestire un ago con del materiale contenente argento avrebbe
diminuito al colonizzazione batterica e/o infezione del tratto in
cui è inserito l’ago è stata confermata in altri studi sia in
vitro che in vivo. Questi studi hanno dimostrato che l’argento
non è né genotossico o citotossico così come l’acciaio
inossidabile., ampiamente usato quale Metallo da protesi, l’argento
è stato da molto tempo conosciuto essere un potente agente
antibatterico con uno spettro di attività molto ampio e, per tanti
anni, é stato usato in medicina con sicurezza."
Bosetti,
M., et al. 2002. Silver coated materials for external fixation
devices: in vitro biocompatibility and genotoxicity. Biomaterials,
23, 887-892.
"Sulla
base di questi esperimenti, è evidente che il “silver nylon” è
un agente antimicrobico efficace. Presumiamo che il rilascio di ioni
argento dal tessuto del “silver nylon fabric” sia
la base dell’azione antimicrobica di questo prodotto.
Sebbene la sensibilità degli organismi all’azione batteriostatica
e battericida dell’argento, varia largamente, questa è
generalmente tra i 10 ai 20 microgrammi/ml. L’argento non è
associato a effetti collaterali significativi, non è un allergene,
e, solo raramente, è associato alla produzione di ceppi batterici
resistenti".
Deitch,
Edwin A., et al. 1983. Silver-nylon: a new antimicrobial
agent. Antimicrobial Agents and Chemotherapy, 23(3), 356-359.
La
sulfadiazine d’argento alla concentrazione di 10 microgrammi/ml
sopprime o inattiva completamente l’infettività dell’Herpesvirus
hominis ... Poiché la sulfadiazina non ha attività
antivirale, l’attività inibente del sale d’argento di questo
agente è probabilmente relata alla presenza di ioni argento … La
sulfadazina d’argento è stata provata efficace nella prevenzione
delle cheracongiuntiviti herpetiche, e le encefaliti nei conigli. A
causa dell’ampio spettro antimicrobico (Treponema, lieviti,
Neisseria gonorrhoeae, e Herpesvirus ), l’uso della sulfadiazina
d’argento come agente profilattico per le infezioni genitali,
merita seria Chang, Te- Wen, and Weinstein, Louis. 1975.
In
vitro activity of silver sulfadiazine against Herpesvirus
hominis. The Journal of Infectious Diseases, 132(1), 79-81.
L’azione
antimicrobica dei composti argento è dovuta alla presenza costante
di ioni argento liberi nell’ambiente interno alla ferita. Inoltre,
dato che gli ioni argento rilasciati da un tessuto argento non sono
accompagnati da una molecola carrier, o un anione, non ci
sarà nessun potenziale effetto collaterale dovuto alla
molecola carrier, come quelli che si hanno sia col nitrato
d’argento che con la sulfadiazina d’argento.
Deitch,
Edwin A., et al. 1987. Silver nylon cloth: In vitro and in vivo
evaluation of antimicrobial activity. The Journal of Trauma,
27(3), 301-304.
L’argento,
un’agente antimicrobico ben conosciuto, è stato utilizzato in
ambiente clinico per più di un secolo. Durante questo periodo, la
sicurezza di questo agente è stata ben stabilita. Oltre ad essere
efficace contro i funghi, questo metodo di applicazione
dell’argento, è stato anche provato efficace con una ampia gamma
di batteri, compreso ceppi antibiotico-resistenti. I risultati del
corrente studio dimostrano gli eccellenti risultati in vitro,
dell’argento, specialmente nella forma nano cristallina, contro
una varietà di comuni patogeni funginei. L’aspetto più
rimarcabile scaturito da questi esperimenti sulla capacità di
uccidere i funghi, è che l’argento nano cristallino sembra essere
efficace contro le resistenti spore prodotte da alcuni di questi
organismi.
Wright,
J.B., et al. 1999. Efficacy of topical silver against fungal burn
wound pathogens. American Journal of Infection Control, 27(4),
344-349.
Per
essere battericida, l’argento deve essere disponibile come
soluzione, e, l’efficacia della soluzione dipende dalla
concentrazione degli ioni argento presenti nella
soluzione. L’argento è efficace contro una vasta gamma di
organismi antibiotico-resistenti, il che era aspettato
dato che l’argento è stato regolarmente provato essere efficace
contro gli organismi antibiotico-resistenti."
Wright,
J. Barry, Lam, Kan, and Burrell, Robert E. 1998. Wound
management in an era of increasing bacterial antibiotic resistance:
a role for topical silver treatment. American Journal of
Infection Control, 26(6), 572-577.
Gli
ioni argento generati con il metodo elettrolitico sono stati da
tempo provati essere un potente agente battericida con un
eccezionale ampio spettro. … Il presente studio riferisce su
esperienze cliniche sull’uso dell’argento ionico generato
elettroliticamente come trattamento aggiuntivo alla ostiomelite
cronica … cura delle ferite (di solito fatta da paziente
stesso) ha avuto come risultato il controllo dell’infezione in 12
dei 15 trattamenti provati e dalla guarigione della non unione dopo
una cura susseguente che è variata dai tre ai trentasei mesi. In
questa piccola serie, gli ioni argento sembrano essere stati un
efficace agente antinfettivo locale, con vantaggi rispetto altri
antibiotici, che includono: efficacia contro tutti i tipi di batteri
riscontrati in questi pazienti, effetti tossici trascurabili sui
tessuti locali, e la penetrazione dei tessuti poveramente
vascolarizzati per una distanza che si crede essere di circa un
centimetro. Il rapido regresso dell’infezione, subito dopo
l’’inizio dell’applicazione degli ioni argento, ci ha convinto
che la ionoforesi con l’argento aveva avuto un effetto
antibatterico benefico. Un beneficio aggiunto inaspettato, fu
la deposizione sostanziale di nuovo tessuto osseo prodotto durante I
trattamenti col l’anodi in argento-nylon."
Becker,
Robert O., and Spadaro, Joseph A. 1978. Treatment of
orthopaedic infections with electrically generated silver ions. The
Journal of Bone and Joint Surgery, 60- A( 7), 871- 881.
L’effetto
antibatterico a ampio spettro degli ioni argento generati con il
metodo elettrolitico è stato pienamente provato. Casi certi di
osteomielite cronica, con o senza fratture patologiche e non unione
settica, la cura delle ferite, non solo ha prodotto il
controllo delle infezioni ossee nell’85% dei casi, ma ha anche
prodotto la guarigione delle fratture patologiche nell’83% dei
pazienti. Nella presente serie di ricerche, gli ioni argento
sono stati usati come efficace agente antibatterico locale con
multipli vantaggi rispetto a molti metodi convenzionali già usati
con o senza antibiotici. Gli ioni argento non sono
solamente efficaci in casi differenti, dove i batteri sono
divenuti resistenti a molti degli antibiotici comunemente usati,, ma
hanno anche un irrilevante effetto tossico sui tessuti. Nessun
paziente è stato sottoposto a questo trattamento senza aspettarsi
conseguenze dai trattamenti precedenti."
Nand,
Sanjiv, et al. 1996. Dual use of silver for management of
chronic bone infections and infected non-unions . Journal of
the Indian Medical Association, 94(3),
91-95.
"Il
catione argento è provato avere un potere battericida ad ampio
spettro eccezionale, che comprende i microrganismi gram-positivi,
gram-negativi, aerobici e anaerobici. Sono state determinate
una grande quantità di specie che hanno inibizione a un livello di
concentrazione minimo di argento prodotto dall’anodo,
condiderabilmente più basso rispetto agli antibiotici di uso
corrente, e la resitenza acquisita agli ioni argento è rara."
Webster,
Dwight A. et al. 1981. Silver anode treatment of chronic
osteomyelitis. Clinical Orthopaedics and
Related Research. 161: 105-114.
"Un
metodo di produrre effetti antibiotici localizzati per mezzo della
tecnica “ionoforesi”, utilizzando ioni argento liberi, è stata
studiata in vitro e in vivo per più di due decadi. Le proprietà
antibiotiche della tecnica si è dimostrata molto utile in studi
effettuati sia su animali che esseri umani. Studi in vitro
effettuati nel 1973 dimostrarono che tali ioni erano un efficace
antibiotico con uno spettro molto ampio e avevano valutazioni
quantitative favorevoli rispetto agli antibiotici di sintesi. Il
fallimento da parte di altri metalli non tossici nel produrre
un’alterazione simile sotto parametri elettrici simili, indicano
fortemente che gli ioni generati col metodo elettrico sono l’agente
responsabile dei cambiamenti cellulari osservati. La velocità
di guarigione delle ferite è sensibilmente accelerata ed è
accompagnata da una migliorata guarigione dell’osso, dei tessuti
molli, dei nervi, e della pelle, con il rimpiazzo dei tessuti persi
con tessuto istologicamente normale. L’agente responsabile di
questi effetti cellulari si pensa essere lo ione argento generato
elettricamente."
Becker,
Robert O. 2000. Effects of electrically generated silver ions on
human cells and wound healing. Electro- and Magnetobiology,
19(1), 1-19.
Nella
letteratura scientifica, attualmente esistono forti prove che il
componente attivo dei prodotti argento è l’argento stesso. I
dati mostrano che i cationi argento (Ag+) generati elettricamente
sono più efficaci del nitrato d’argento o della sulafadiazine
d’argento."
Berger,
T.J., et al. 1976. Antifungal properties of electrically
generated metallic ions. Antimicrobial Agents and Chemotherapy,
10(5), 856-860.
"La
concentrazione d’argento ionico di circa 3 microgrammi/litro
(0,003 Ppm) fu sufficiente a fermare la crescita
della legionella nell’acqua calda circolante."
Kusnetsov,
Jaana, et al. 2001. Copper and silver ions more effective against
legionellae than against mycobacteria in a hospital warm water
system. Water Research, 35(17), 4217- 4225.
L’agente
antibatterico più comunemente usato nel mondo è la crema
di sulfadiazina all’argento."
Kucan,
John O., and Smoot, E. Clyde. 1989. Topical antibacterials and
soft-tissue wounds. Surgical Rounds, April, 60-70.
"La
sulfadiazine d’argento è un’agente antimicrobico topico con un
ampio spettro di attività sia contro funghi che contro i batteri
gram-positivi e gram-negativi."
Rosenkranz,
Herbert S., and Carr, Howard S. 1978. The determination of the
susceptibility of bacterial isolates to silver sulfadiazine
. Chemotherapy, 24, 143-145.
Nel
100 % delle ulcerazioni trattate con la crema sulfadiazine (15
pazienti), la conta batterica fu ridotta a 105 o meno per grammo di
tessuto entro un periodo di prova di 3 settimane, comparato al 78,6
% in quelli trattati con soluzione salina (14 pazienti), e il 63,6 %
di quelli trattati con tintura di iodio (povine-iodine) (11
pazienti). In più, le ulcerazioni trattate con la crema
sulfadiazine argento hanno risposto più velocemente."
Kucan,
John O., et al. 1981. Comparison of silver sulfadiazine, povine
-iodine and physiologic saline in the treatment of chronic pressure
ulcers. Journal of the American Geriatrics Society, 29(5),
232-235.
La
sulfadiazina 1% in crema è stata provata statisticamente che riduce
le dimensioni delle ulcerazioni in comparazione con un complesso
tripeptide di rame 0,4% biologicamente attivo o placebo."
Bishop,
John B., et al. 1992. A prospective randomized evaluator-blinded
trial of two potential wound healing agents for the treatment of
venous stasis ulcers. Journal of Vascular Surgery, 16(2),
251-257.
Sinossi
delle studio: 657 differenti tipi di batteri da 22 specie differenti
di batteri furono esposti alla sulfadiazina d’argento. Tutti
i ceppi furono inibiti da livelli che facilmente possono essere
ottenuti topicamente. I ceppi resistenti alla sulfadiazina o a
molteplici antibiotici si sono mostrati sensibili alla sulfdiazina
d’argento.
Carr,
Howard S., Wlodkowski, Theodore J., and Rosenkranz, Herbert S. 1973.
Silver sulfadiazine: in vitro antibacterial activity. Antimicrobial
Agents and Chemotherapy, 4(5), 585- 587.
"L’allantoinato
d’argento fu usato perché, quando testato in vitro, ha proprietà
antibatteriche altamente efficaci. Il numero dei batteri alla fine
delle operazioni chirurgiche, nel 35% dei casi eccedeva il numero
presente subito dopo il lavaggio delle mani, ma solo nell’8 % di
quelle trattate con l’allantoinato in polvere".
Ballinger,
Walter F., et al. 1970. Silver allantoinate as an inhibitor of
cutaneous bacteria upon the hands of operating room
personnel. Annals of Surgery, 171(6), 836-842.
"La
proliferazione batterica della superficie del catetere e la
produzione di biofilm è stata ridotta sostanzialmente dall’eluzione
di ioni argento liberi dalla matrice del catetere. Attività
batteriostatiche battericide possono essere fermate unendo gli ioni
d’argento con lo zolfo, che producono l’ Ag2S non solubile in
acqua, abolendo l’attività degli ioni argento. Consideriamo
questo fenomeno una ulteriore prova a favore della specifica
attività antimicrobica degli ioni argento".
Bechert,
T., et al. 1999. The Erlanger silver catheter: in vitro results for
antimicrobial activity. Infection, 27, suppl. 1, S24.
"Conclusioni: Questa
nuova cuffia allacciabile impregnate d’argento, può ridurre
sensibilmente le incidenze delle infezioni dovute a catetere per la
maggior parte dei cateteri intravenosi transcutanei."
Maki,
Dennis G., et al. 1988. An attachable silver-impregnated cuff for
prevention of infection with central venous catheters: a prospective
randomized multi-center trial. The American Journal of
Medicine, 85, 307-314.
"I
nostri risultati mostrano che l’impregnazione dei cateteri
intravenosi con la sulfadiazine d’argento e la
chlorhexidine riduce significativamente la frequenza e la grandezza
della colonizzazione batterica del corpo estraneo intravascolare e
delle infezioni da catetere in un campione animale."
Bach,
A., et al. 1994. Prevention of bacterial colonization of intravenous
catheters by antiseptic impregnation of polyurethane
polymers. Journal of Antimicrobial Therapy, 33, 969- 978.
"...
la polvere di vetro silicea contente argento è creduta essere utile
come material antibatterico per applicazioni mediche come le resine
composite per protesi dentarie."
Kawashita,
M., et al. 2000. Antibacterial silver-containing silica glass
prepared by sol-gel method. Biomaterials, 21, 393-398.
Un
test in vitro sulla capacita battericida mostra che l’argento
rilasciato è biocida. Nelle valutazioni cliniche, fu osservato un
sostenuto rilascio a livelli battericidi per 21 giorni, e
l’efficienza fu dimostrata dalla significativa diminuzione dei
batteri anaerobi. La colorazione dovuta all’argento rilasciato fu
minima e reversibile. Perciò, la lamina messa a punto ha la
potenzialità per un’efficacia superiore nel trattamento delle
peridontiti.".
Bromberg,
Lev E., et al. 2000. Sustained release of silver from
periodontal wafers for treatment of peridontitis. Journal of
Controlled Release, 68, 63-72.
Riassumendo,
è stata sviluppata una LDD bio-riassorbibile che rilascia ioni
argento nelle tasche peridontali. I risultati presentati qui
suggeriscono che il LDD testato possegga la desiderata farmacokinesi
nel rilasciare argento e che la liberazione di argento nelle
tasche peridontali produce una riduzione sia della microflora
anaerobica che di quella aerobica. Questi risultati mostrano che
futuri studi del LDD saranno legittimati."
Straub,
A.M., et al. 2001. Phase 1 evaluation of a local delivery
device releasing silver ions in periodontal pockets: safety,
pharmacokinetics and bioavailability. Journal of Peridontal
Research, 36(3), 187-193.
Sinossi
dello ricerca: 88 pazienti con ulcera peptica ingerirono
pastiche contenenti ossido d’argento colloidale per un periodo di
9 giorni. Nell’arco di 6 settimane, tutti i casi meno uno furono
guariti. La dimensione delle particelle d’ossido d’argento
erano 3/10 di micron (0,3 micrometri = 300 nanometri) e anche più
piccole. Commento: Questo studio fu condotto prima che si scoprisse
che le ulcere peptiche sono causate da batteri.
Rendin,
Larry J, Gamba, Carl L., and Johnson, Walllace M. 1958. Colloidal
oxide of silver in the treatment of
peptic ulcer. Pennsylvania Medical Journal. 61: 612-614.
Sinossi
della Ricerca: il “Collargol” (argento proteinato), nitrato
d’argento, e una miscela di Collargol e nitrato d’argento e
(complesso colloidale d’argento) furono testati per l’efficienza
antibatterica contro lo S. Aureus, A. aerogenes, and P. aeruginosa
in acqua, plasma umano, e in brodo di “trypticase soy”.
La presenza di proteine diminui signifiticamente l’efficacia
antibatterica di tutti e 3 gli agenti testati. Il Complesso argento
e il nitrato d’argento inibirono i batteri in acqua a 2,5 ppm,
mentre una concentrazione di 100 ppm. di Collargol (argento
proteinato) fu necessaria per poter inibire i batteri in acqua.
Nella coltura in brood di “trypticase soy”, il nitrato d’argento
e il Complesso argento richiesero concentrazioni di 100 ppm per
inibire I batteri, mentre il Collargol richiese una concentrazione
di 1000 ppm per inibire I batteri nello stesso mezzo. Nel plasma
umano, la concentrazione inibente di nitrato d’argento fu 100 ppm,
mentre quella dell Complesso argento fu 1000 ppm e quella del
Collargol fu 5000 ppm.
Brentano,
Loreno et al. 1966. Antibacterial efficacy of a colloidal silver
complex. Surgical Forum. 17: 76-78.
Sinossi
della Ricerca: Gli ioni argento generate elettricamente, il nitrato
d’argento, e il fluoruro d’argento, furono testate per
l’efficacia antibatterica su 5 differenti batteri. A parità di
contenuto d’argento, non furono riscontrate significative
differenze nell’efficacia antibatterica dei 3 agenti.
Thibodeau,
E.A., S.L. Handelman, and R.E. Marquis. 1978. Inhibition and killing
of oral bacteria by silver ions generated with low intensity direct
current. Journal of Dental Research. 57: 922-926.
Il
riempitivo contenente ioni Ag+, mostrò una significativa maggiore
attività antibattrica rispetta al riempitivo di controllo che non
conteneva ioni argento. I risultati indicano che l’effetto
antibatterico è dovuto agli ioni argento rilasciati dal riempitivo
contenente ioni Ag+."
Yamamoto,
Kohji, et al. 1996. Antibacterial activity of silver ions implanted
in silicone dioxide filler on oral Streptococci. Dental
Materials. 12: 227-229.
"Per
le forme primitive di vita, l’argento oligodinamico è altrettanto
tossico quanto I più potenti disinfettanti chimici, e questo,
accoppiato alla relativa sua innoquità per la vita animale, gli
conferisce un grande potenziale come disinfettante."
N.R.
Thompson, 1973. Silver. In Comprehensive Inorganic Chemsitry, Vol
.3. New York, Pergamon, 79-80.
"Per
decenni oramai, decine di migliaia di piscine, in Europa e in USA,
hanno usato ioni argento-rame prodotti elettricamente per fornire
una soddisfacente sanificazione dell’acqua."
Davies,
Richard, and Etris, Samuel. 1997. The development and functions of
silver in water purification and disease control. In Catalysis
Today, 36, 107-114.
L’argento
colloidale è stato usato con grande successo nei seguenti casi,
riportati dal C.E.A. MacLeod:Tonsilliti settiche e follicolari,
angina di Vincent, phlyctenular conjunctivitis, gonorrheal
conjunctivitis, spring catarrh, impetiggine (un’acne contagiosa
del viso e del corpo), ulcere settiche delle gambe,
tricofizia, tinea versicolor, foruncolosi, appendicitis supporative
dopo intervento chirurgico, exzema postuloso del cuoio capelluto e
del pube, ezema cronico del meato auditivo con infiammazioni
ricorrenti, eczema cronico della parte anteriore delle narici,
emissione purulenta nel caso di suppurazione cronica nell’otite
dell’orecchio medio, bromidrosi dei piedi, eruzioni non supurative
dell’ascella e del collo.Mediante iniezioni: la gonorrhea e le
cistiti croniche (locali), eruzioni, infiammazione del’ epiditimo.
Sir
James Castle lo trovò particolarmente efficace nei casi prue,
dissenteria, e problemi intestinali. Essendo non tossico, il
dosaggio può essere aumentato da 1 a 2 o più dracme (3,88 gr.) due
o tre volte al giorno. Il Dr. A. Legge Roe considera l’argento
colloidale tra le preparazioni più utili nella pratica oftalmica, e
particolarmente nei casi di oftalmia gonorragica, oftalmia purulenta
dei neonati, ulcere infette della cornea, e ulcere hypopyon etc.
(estrazione di liquido dalla camera interna e cauterizzazione, e
altre procedure operative che oggi sono raramente richieste, mentre,
se avviene la perforazione questa è più piccolo e più trattabile,
cheratiti interstiziali, blefariti, dacryocystitis, e ustioni e
altre lesioni della cornea. Secondo questa autorità scientifica, la
grande chemosi che normalmente accompagna l’uso del nitrato
d’argento viene evitata e, secondo la sua opinione, se fosse
adottato l’argento colloidale in tutti i casi di oftalmia
purulenta dei neonati, “non esisterebbero più problemi come vista
compromessa o cecità dovute a questa causa.” Ha avuto numerosi
casi di cheratite interstiziale di adulti, nei quali l’opacità
completa della cornea è ritornata assolutamente trasparente
nell’arco di 3 -5 mesi, e chiunque abbia avuto molta esperienza di
questa malattia negli adulti, sa quante volte la vista rimanga
compromessa permanentemente e di solito duri il trattamento.
… Sir
Malcolm Morris ha trovato l’argento colloidale privo di
conseguenze rispetto a altre preparazioni argento. Tipo il dolore
provocato e la scolorimento della pelle, al contrario, invece
di produrre irritazione esso ha un distinto effetto calmante. Riduce
rapidamente l’infiammazione e promuove la guarigione delle
lesioni. Ha avuto risultati rimarcabili in rigonfiamenti della
prostate con irritazione della vescica, prurito anale e eczema
perianale e emorroidi.
J.
Mark Hovell ha trovato l’argento colloidale benefico nel
ripristinare la pervietà delle tube di Eustachio e nella riduzione
del catarro nasofaringeo.
L’argento
colloidale è stato anche usato con successo in condizioni settiche
della bocca (compreso
le tonsilliti e angine), dell’orecchio (compreso i sintomi di
Menier e la chiusura alla manovra di compensazione Valsava), e nella
setticemia generalizzata, leucorrea, cistiti, and in
generalized septicemia, leucorrhoea, cystitis, pertosse, e herpes
zoster.
...
il “Collosol argentums” è stato provato utile anche
nell’influenza, sia come preventive che come curative, quando
applicato come spray nelle narici, per risciacquare gli occhi, e
come gargarismo per la gola.
B.
Seymour Jones ha utilizzato uno spray intranasale di argento
colloidale nel caso di meningiti cerebro-spinali. Ha anche usato
l’argento colloidale, con evidenti vantaggi, in diversi casi di
rinite e allargamenti edematosi della parti terminali posteriori dei
turbinati medi e inferiori con vera iperplasia.”
Alfred
B. Searle, Use of Colloids In Health and Disease, pgs. 83-86,
published in 1920
"Le
nanonoparticelle sferiche d’argento (nano-Ag) furono sintetizzate
e fu indagato il loro effetto antifungineo sui patogeni funginei
della pelle. Il Nano-Ag mostro una potente attività contro ceppi
isolati clinicamente e i ceppi ATCC di Trichophyton mentagrophytes
e su specie di Candida (IC80, 1-7 microgrammi/ml).
L’attività del nano-Ag fu comparabile a quello dell’amphotericin
B, ma superiore a quello del fluconazole (amphotericin B IC80, 1-5
microgrammi/ml; fluconazole IC80, 10- 30 microgrammi/ml). Inoltre,
investigammo gli effetti sul dimorfismo della Candida albicans. I
risultati mostrarono che il nano-Ag era attivo sulle mycelia. Così,
lo studio presente, indica che il nano-Ag può avere una
considerevole attività antifunginea, meritando ulteriori ricerche
sulle sue applicazioni cliniche."
J
Microbiol Biotechnol. 2008 Aug;18(8):1482-4., Kim KJ, Sung WS, Moon
SK, Choi JS, Kim JG, Lee DG. Department of Microbiology, College of
Natural Scienes, Kyungpook National University, Daegu 702-701,
Korea.
L’argento
colloidale è il prodotto che la FDA (Food and Drugs Administration)
e molte autorità mediche ufficiali amano odiare. Sentendo quello
che dicono, penseresti che chiunque che assume l’argento
colloidale diventerà grigio per l’accumulazione dell’argento
nella sua pelle (argyria). Il loro peggior incubo e quello che le
persone possano assumere l’argento colloidale per combattere l’
influenza suina H1N – il loro incubo è che possa funzionare.
L’argento sta avendo un nuovo rinascimento nella medicina di oggi,
con nuovi prodotti innovative che sono capaci di mantenere il
rilascio di ioni argento, permettendo migliori usi chirurgici e
relativi alla cura delle ferite. Le nano particelle argento sono
persino state inserite negli indumenti, quali calzette e slip.
Potete acquistare una lavatrice che utilizza gli ioni argento per
uccidere i germi nei panni. Non è più messa in questione la grande
efficacia dell’uso dell’argento per uccidere batteri e funghi.
Questo non significa che uccida ogni tipo di battere o fungo. E in
quelli che uccide, non è detto che li uccida tutti. Significa
semplicemente che le proprietà antibiotiche dell’argento sono
veramente potenti. E i rischi alla salute umana, in
termini di tossicità sono trascurabili. Questo profilo
rischi/benefici è di gran lunga superiore a quello degli
antibiotici comunemente usati."
Byron
J. Richards, CCN (Board Certified Clinical Nutritionist, charter
member of the International & American Association of Clinical
Nutritionists (IAACN), author Fight for Your Health: Exposing the
FDA's Betrayal of America)
“L’argento
metallico e prodotti a base argento sono largamente usati nelle
apparecchiature mediche e nei prodotti per la cura della salute per
fornire un’azione antibatterica e antifunginea. L’esperienza ha
dimostrato che sono generalmente sicuri nell’uso e efficaci nel
tenere sotto controllo gli organismi patogeni.”
A.B.G.
Lansdown, PHF, FRCPath, Honorary Senior Lecturer, Department of
Chemical Pathology, Faculty of Medicine, Imperial College, London,
UK
L’argento
ha un effetto germicida e uccide efficacemente molti organismi
primitivi senza danneggiare le specie animali superiori."
CRC
Handbook of Chemistry and Physics: 80th Edition, ed. by David R.
Lide, CRC Press, Boca Rotan, FL, 1999-2000.
“ Uno
studio su animali a cui è stato fatto bere un composto d’argento
allungato nell’acqua per la maggior parte della loro vita non ha
mostrato effetti sulla fertilità. Un altro studio ha rilevato che
il tessuto riproduttivo era stato danneggiato in seguito ad
iniezioni di nitrato d’argento. Comunque, i tessuti si ripararono
mentre ancora gli animali ulteriori iniezioni di nitrato
d’argento. I test su gli animali provano che i composti
argento possono essere pericolosi per la vita umana solo se ingeriti
in gradi quantità (cioè grammi) e che il contatto della pelle con
i composti argento sembra non essere pericoloso per la vita.”
ATSDR
– Agency for Toxic Substances and Disease Registry Toxicological
Profile for Silver – CAS# 7440-22-4, Dec. 1990.
“L’analisi
del sangue fu riportata normale in tutti gli individui controllati
nello studio di medicina del lavoro, su lavoratori esposti
all’argento condotto da Rosenman e al. (1979), a eccezione di un
individuo che aveva un alto livello di emoglobina. … Uno studio
che misurava il livello di numerosi enzimi del fegato (alanina
transferasi, aspartato amino transferasi, gamma glutamyl
transferasi, e alkaline phoshpatasi) non rilevarono differenze
significative tra i lavoratori con una storia di esposizione
all’argento e a composti insolubili d’argento e quelli che non
avevano una storia di esposizione all’argento (Pifer et al.
1989).”
ATSDR
– Agency for Toxic Substances and Disease Registry Toxicological
Profile for Silver – CAS# 7440-22-4, Dec. 1990.
"I
dati suggeriscono che con la bassa tossicità associate all’argento
colloidale, in generale, e l’ampio spettro di attività
antimicrobica di questa preparazione di argento colloidale, questa
preparazione può essere efficacemente usata quale alternative agli
antibiotici."
Dr.
Ron Leavitt, Microbiology Department, Brigham Young University
“L’argento
ha una lunga storia in medicina come uso quale agente antimicrobico.
Gli ioni argento hanno dimostrato avere effetti antibatterici su
alcuni microbi. Diversi studi hanno dimostrato che gli ioni
argento sono selettivamente tossici per i microorganismi procarioti,
con poco effetto sulle cellule eucariote. (Park e Jang, 2003;
Spadaro e Becker, 1976; Webster e al., 1981; Marino e al., 1974).
International
Biodeterioration & Biodegradation 57 (2006) 155–162
E'
lo ione d'argento che da all’Argento Colloidale la sua Potenza
Antimicrobica
Nel
web si legge che la forma ionica dell’Argento Colloidale non
funziona. Questi sono i pareri degli esperti:
"Le
proprietà antimicrobiche dell’argento sono dovute allo ione
argento…”
Romans,
I.B. 1954. Oligodynamic metals. In Antiseptics, Disinfectants,
Fungicides, and Chemical and Physical Sterilization. Philadelphia,
Lea & Febiger, 388- 428.
"Gli
ioni argento sono battericidi, anti-micotici/fungini, protozoi-cidi,
e sono attivi contro il virus herpes simplex virus."
Russell,
A.D., et al. 1994. Antimicrobial activity and action of silver.
Progress in Medicinal Chemistry, 31, 351-370.
"...l’attività
antimicrobica dell’argento è influenzata significativamente dagli
ioni.
Simonetti,
N., et al. 1992. Electrochemical Ag+ for preservative use. Applied
and Environmental Microbiology, 58(12), 3834-3836.
"Per
svolgere la funzione battericida, l’argento deve essere
disponibile come soluzione, e l’efficacia della soluzione è
dipendente dalla concentrazione degli ioni argento presenti nella
soluzione… l’argento è efficace contro un ampio spettro di
organismi antibiotico-resistenti, il che è atteso poiché l'argento
è stato regolarmente trovato essere efficacie contro gli organismi
resistenti agli antibiotici”.
Wright,
J. Barry, Lam, Kan, and Burrell, Robert E. 1998. Wound management in
an era of increasing bacterial antibiotic resistance: a role for
topical silver treatment. American Journal of Infection Control,
26(6), 572-577.
“Fin
dal 1973, studi “in vitro” hanno dimostrato che tali ioni erano
un efficace antibiotico con uno spettro molto ampio e ottenevano
valutazioni favorevoli nelle comparazioni quantitative con gli
antibiotici sintetici… Il fallimento di altri ioni metallici non
tossici aventi gli stessi parametri elettrici nel produrre una
simile alterazione indica fortemente che lo ione argento
generato elettricamente è l'agente responsabile per i cambiamenti
cellulari la osservati… I tassi di guarigione in queste ferite
vengono accelerati in modo significativo e sono accompagnati da
un miglioramento del processo di guarigione delle ossa, tessuti
molli, nervi e pelle, con il rimpiazzo dei tessuti persi con tessuti
istologicamente normali… L’agente responsabile di questi effetti
sulle cellule si crede sia lo ione argento generato
elettricamente”.
Becker,
Robert O. 2000. Effects of electrically generated silver ions on
human cells and wound healing. Electro- and Magnetobiology, 19(1),
1-19.)
"Gli
ioni di argento sono stati più efficaci degli ioni platino, oro,
rame e acciaio inossidabile nell’inibire i batteri."
Spadaro,
J.A., et al. 1974. Antibacterial effects of silver electrodes with
weak direct current. Antimicrobial Agents and Chemotherapy, 6(5),
637-642.)
“L’otturazione
contenente Ag+ ha mostrato una attività anti-batterica
significativamente maggiore che le otturazioni di controllo non
contenenti ioni argento… I risultati indicano che l’effetto
anti-batterico è dovuto agli ioni argento rilasciati
dall’otturazione contenente Ag+.
Yamamoto,
Kohji, et al. 1996. Antibacterial activity of silver ions implanted
in silicone dioxide filler on oral Streptococci. -) Dental
Materials, 12: 227-229.
“È
stato dimostrato mostrato che la porzione ionica di un argento
colloidale proteinato è la componente germicida.”
Sollman,
Torald, and J.D. Pilcher 1924. Organic, protein and colloid silver
compounds:Does the “colloidal silver”become available as
antiseptic?Journal of Laboratory and Clinical Medicine 10:38-42.
"...La
Potenza battericida del CS (Colloidal Silver / Argento Colloidale) è
dovuta allo ione argento."
Uegaki,
Shingo. 1930. Influence of the blood constituents on the
bactericidal power of colloidal silver. Japanese Journal of
Experimental Medicine. 8: 573-613.)
"L’argento
è un disinfettante per i batteri che non generano spore a
concentrazioni circa 1000 volte inferiori ai livelli per il quale
risulta tossico per la vita dei mammiferi. … E’ necessaria
la forma ionica dell’argento."
--
British Columbia Ministry of Environment, Ambient Water Quality
Criteria for Silver, Environmental Protection Department, February
19, 1996
“Nella
presente relazione si mostra che gli ioni argento inibiscono la
catena respiratoria dell’Escherichia Coli. Il sito più sensibile
all’inibizione fu tra i bcytochromi e i il cytochroma,. Un altro
sito di inibizione è stato localizzato tra il sito della reazione
nel substrato con la catena respiratoria e le flavoproteine.”
“The
Effect of Silver Ions on the Respiratory Chain of Escherichia coli,”
P. D. Bragg and J. D. Rainnie, Department of Biochemistry,
University of British Columbia
“…la
conversione dell’argento in ioni argento è necessaria per
l’efficacia.”
Albert
T. McManus, MD, Chief of Microbiology, Brooke Army Medical Center,
Fort Sam Houston, Texas, Army Burn Center, United States Army
Institute of Surgical Research
"L’argento
ionico, sebbene è tecnicamente un colloide, sembra offrire maggiori
proprietà benefiche dell’argento colloidale tradizionale.
L’argento ionico può essere generato con l’elettrolisi
dell’argento metallico o dissolvendo composti argento e sembra
avere un’attività antimicrobica superiore. Una ragione per
questo, in aggiunta alla carica elettrica delle particelle, potrebbe
essere che gli ioni argento in soluzione offrono una maggiore
superfice per il fatto che sono singoli atomi, non clustr/aggregati
di atomi come si presentano in un colloide. Questo comporta che essi
agiscono più prontamente e velocemente, e poiché sono
relativamente più piccoli delle particelle di un colloide,
penetreranno… più rapidamente ed efficacemente”
… Il
termine oligodinamico si applica solo a “particelle argento
caricate elettricamente”, ovvero ioni (Ag+). L’argento neutro
(Ag) non possiede la natura antimicrobica che l’argento invece
possiede quando allo stato ionico. La carica elettrica dello ione è
necessaria per facilitare lo spostamento di elettroni nei microbi.
E’ la carica elettrica positiva (+) che “strappa efficacemente
elettroni da una molecola…indebolendo il legame molecolare e
rendendolo instabile.”
Eric
Rentz, nel suo studio retrospettivo sull’argento, pubblicato sul
Journal of Nutritional & Environmental Medicine,
segnala che le cellule microbiche “si uniscono esclusivamente con
gli Ag+ [ovvero, argento ionico -- ED]”…
… la
sicurezza dell’argento oligodinamico (Ag+) è fermamente
stabilita: non è… tossico ai sistemi immunitario,
cardiovascolare, nervosa, o riproduttivo è considerato non
cancerogeno.”
Al
contrario, l’Ag+ [ovvero, argento ionico -- ED] manifesta tutti i
benefici terapeutici che sono storicamente riconosciuti all’argento.
La tossicità sopra osservata è connessa direttamente a prodotti
argento che contengono “argento ridotto o neutro [il quale] non ha
alcun valore medico riconosciuto”. Questi comprendono sali
argento, composti argento, e tutti i colloidali che sono prodotti
senza ioni…
…Questi
prodotti potranno eventualmente produrre qualche beneficio se vi
sono presenti ioni argento, ma la maggior parte di essi “hanno
difficoltà a produrre concentrazioni di Ag+ biologicamente
significative”…
…L’importanza
di ciò non dee essere trascurata. La paura espressa dalla FDA-Food
and Drug Administration, riguardo gli eventuali effetti tossici
dell’argento può solo applicarsi a quei prodotti che contengono
forme di argento non-oligodinamico,non a quelli che sono ionici
(Ag+).”
S.M.
Foran, Therapeutic
Properties of Silver: an Historical and Technical Review
"I
composti argento hanno una varietà di usi come caustici,
astringenti, antisettici, e germicidi. La loro attività risiede
nello ione argento che è un precipitante di proteine nel
protoplasma batterico.”
Handbook
of the Hospital Corps of the United States Navy, 1953
“Tutti
gli antimicrobici a base argento agiscono contro i batteri
attraverso l’azione degli ioni argento (Ag+). L’effetto degli
ioni argento contro i microorganismi è ben stabilito e viene
indicato come effetto oligodinamico. Gli ioni argento interagiscono
con le cellule batteriche attraverso 3 meccanismi: 1)
Danneggiano la membrana cellulare 2) Rimuovono ioni Ca2+
e Zn2+ 3) Interagiscono con lo zolfo, l’ossigeno o azoto
Gli
ioni argento sono attivi contro una vasta gamma di batteri
gram-positivi e gram-negativi. Qualità uniche degli ioni argento
sono: Basso rischio di indurre resistenza batterica, efficacia a
concentrazioni bassissime, nessuna tossicità per gli umani.”
Dr.
Murray J. Height, Ph.D, Chief Technology Officer, HeiQ Materials,
Silver Nanotechnology Working Group
“E’
lo ione argento (Ag+) che fornisce all’argento le qualità per cui
è riconosciuto quale metallo salutare. La sua attività
anti-batterica è unica perché a mezzo dei suoi ioni rompe le
membrane delle cellule batteriche, mentre non lo fa sulle
membrane cellulari dei mammiferi. Questa selettività, che
rimane non chiara, fu percepita nei tempi antichi il che portò al
suo uso universale.”
Samuel
F. Etris, The Silver Institute, writing in Silver Compounds
“E’
stato suggerito che il numero di patogeni uccisi è direttamente
legato al numero di ioni argento presenti… I risultati della
ricerca ha confermato che non è la quantità totale di argento in
sospensione, ma la quantità totale di ioni argento presenti nella
soluzione, che ne determina l’efficacia”.
Environmental
Health Foundation, Silver for Human Health
“…L’attività
antibatterica dell’argento è il risultato della produzione di
ioni argento entro una matrice acquosa… Gli ioni argento
interagiscono con molti componenti delle cellule batteriche,
protozoi, e funghi. La tossicità sulle cellule microbiche è
esibita a concentrazioni bassissime…”
Technical
White Paper: Antimicrobial Activity of Silver, Industrial Biological
Services, Ltd.
Composti
a base argento sono utilizzati per la loro azione antisettica e
germicida sui batteri. L’efficacia di tali preparati è
principalmente dovuta agli ioni argento liberi. Più è alta la
concentrazione di ioni liberi maggiore sarà l’effetto germicida."
Germicidal
Efficiency of Some Silver Compounds Tested by the Improved
Tissue-Culture Method, D.C. Foord, W.A. McOmie and A.J. Salle, May
1938 vol. 38 no. 4 572-574, Experimental Biology and
Medicine "L’azione
germicida di una specifica quantità di argento fu scoperto essere
legata alla concentrazione di ioni argento piuttosto che alla natura
fisica dell’argento stesso, dal quale in origine, furono
prodotti.".
Chambers,
Cecil W., Proctor, Charles M., and Kabler, Paul W. 1962.
Bactericidal effect of low concentrations of silver. Journal of the
American Water Works Association, 208-216.
“L’argento
può esistere sia in forma “elemento” che in forma “ionica”.
Gli ioni di argento sono anche indicati come 'Ag+' o “cationi
argento”. Tutti i prodotti a base argento, sia che questo sia
quale elemento o in forma ionica, raggiungono il loro effetto
antimicrobico mediante l’azione dei cationi argento (ovvero ioni
argento)."
Systagenix
Wound Management 2011, January 2011 Edition, Silver White Paper,
Everything You Ever Wanted to Know About the Use of Silver in Wound
Therapy, Sharon Lindsay, Systagenix
“L’esatto
meccanismo che fornisce le qualità antimicrobiche all’argento è
sconosciuto. Non è stato ancora determinato, comunque, che l’agente
antimicrobico attivo sia lo ione argento libero, si evidenzia dal
fatto che la potenzialità antibatterica dell’argento è
proporzionale alla quantità di ioni argento rilasciati.”
Proceedings
of the International MultiConference of Engineers and Computer
Scientists 2008, Vol II, IMECS 2008, 19-21 March 2008, Hong Kong,
Electrolysis of Nano-Silver Suspension Into Ionic Form Via Membrane
Electro-Osmosis Process
"L’azione
antimicrobica dell’argento o dei composti a base argento è
proporzionale alla quantità di ioni argento (Ag+) bioattivi
rilasciati e la loro disponibilità a interagire con le membrane
cellulari dei batteri o funghi. L’argento metallico e i composti
inorganici a base argento si ionizzano in presenza d’acqua, fluidi
corporei o essudati tissutali.
Lo
ione argento è biologicamente attivo e
interagisce prontamente con proteine, residui di amino-acidi, ioni
liberi e ricettori delle membrane cellulari eucariote o mammifere.
Silver
In Health Care: Antimicrobial Effects And Safety In Use, Current
Problems in Dermatology,
2006;33:17-34.
Al
fine che l‘argento possa avere qualsiasi proprietà antimicrobica,
deve trovarsi nella sua forma ionizzata (Lok et al., 2007;
Rai et al., 2009). L’argento nel suo stato non ionizzato è
inerte (Guggenbichler et al., 1999), ma il contatto con
l’umidità induce il rilascio di ioni (Radheshkumar and Munstedt,
2005). Pertanto, tutte le forme di argento o composti argento che
mostrano proprietà antimicrobiche sono in un modo o in un altro
sorgente di ioni argento (Ag+)
Microbe
Wiki,Silver
As An Antimicrobial Agent
“E’
stato studiato l’effetto antimicrobico del SDS-CS [Spark Discharge
System Colloidal Silver] sullo Staphylococcus aureus. I risultati
hanno mostrato che soluzioni di Argento Colloidale con una
concentrazione di argento ionico di 30 Ppm o maggiori sono
sufficientemente forti per distruggere lo S. aureus. E stato
mostrato Inoltre, che il potenziale antimicrobico di una soluzione è
direttamente correlate alla sua concentrazione in ioni argento.”
Medical
Engineering and Physics, 2008, Oct; 30(8):948-52, Colloidal silver
fabrication using spark discharge system and its antimicrobial
effect on Stapylococcus
aureus
“Gli
scienziati sanno da molto tempo che gli ioni argento, che
fuoriescono dalle nano-particelle quando ossidate, sono mortali per
i batteri. Ma gli scienziati sospettavano anche che le
nano-particelle argento stesse potessero essere tossiche per i
batteri, in particolare quelle più piccole a circa 3 nanometri.
Questo non è vero, secondo il gruppo scientifico della Rice
Uniersity che
ha riportato i sui risultati questo mese sull’American
Chemical Society journal Nano Letters. Infatti, quando la
possibilità di formare ioni e rimossa dall’argento, le particelle
risultano praticamente benigne alla presenza dei microbi, hanno
detto Pedro Alvarez, George R. Brown Professore e
Direttore del Rice’s Civil and Environmental Engineering
Department.”
Rice
University News, “Ions, Not Particles, Make Silver Toxic to
Bacteria”
“L’argento
metallico è inerte alla presenza dei tessuti umani ma ionizza in
presenza di umidità, fluidi corporei e secrezioni e rilascia l’Ag+
biologicamente attivo (ovvero argento ionico)”.
Alan
B.G. Lansdown, A Pharmacological and Toxicological Profile of Silver
as an Antimicrobial Agent in Medical Devices, Advances in
Pharmacological Sciences, Vol. 2010, Article ID 910686
“L’argento
può essere o ionico (porta una carica elettrica positive) o
non-ionico (non ha carica elettrica). Perché l’argento possa
essere biocida – ovvero che possa interagire con i tessuti
cellulari batterici e eliminare i microorganismi pericolosi in una
ferita – deve essere in una forma ionica. Le forme ioniche
dell’argento sono indicate dal segno più (+), il che indica che
hanno una carica positiva.”
A
Closer Look at Silver, Exciton Technologies, Inc.; Heather L.
Orsted, RN, BN, ET, MSc; Carla Spina, PhD Chem.; Edie Attrell, RN,
BN, ET, IIWCC; Chester Ho, MD; Lindsay Kalan, PhD and David H.
Keast, BSc, MSc, Dip Ed, MD, CCFP, FCFP
...un
grumo inerte di argento non andrà a
fare molto. Per essere efficace, deve prima ionizzarsi. La
ricerca a dimostrato che è l’argento nella sua forma ionica (Ag+)
che è battericida e non la forma metallica/elemento.
Un
atomo di argento ha una carica neutra; dobbiamo ionizzarlo –
rimuovere una elettrone, carica negativa, – per trasformalo nella
sua forma ionica a carica positiva. Le superfici antibatteriche a
base argento devono rilasciare ioni argento direttamente
nell’ambiente patogeno per poter essere efficaci.
Rohan
Shirwaiker, Assistant Professor of Industrial and Systems
Engineering at North Carolina State University, Silver Shines as
Antibacterial for Medical Implants
“Nella
forma metallica (elemento), l’argento non è reattivo e non può
uccidere i batteri. Per divenire battericidi, gli atomi di
argento metallico (denominati Ag or Ag0)
devono perdere un elettrone e divenire ioni argento con
carica positiva (Ag+ ). L’argento elemento (metallico) ionizza
nell’aria, ma ionizza più prontamente quando esposto in un
ambiente acquoso come può essere l’essudato di una ferita …Gli
ioni argento sono altamente reattivi e agiscono su molti posti delle
cellule batteriche, causandone la morte. Si legano alla membrana
cellulare dei batteri, causandone la rottura e la fuoriuscita del
contenuto. Gli ioni argento che entrano nella cellula batterica
distruggono le funzioni cellulari legandosi a proteine e
interferendo nella produzione energetica, nelle funzioni enzimatiche
e riproduzione cellulare.
Gli
ioni argento sono attivi su un ampio spettro di batteri, fughi, e
virus, compreso molti batteri antibiotico-resistenti, come
lo Staphylococcus aureus resistente alla meticillina
(MRSA) e l’Enterococco resistente alla vancomicina
(VRE).”
Wounds
International Expert Working Group, 2012, (a working group featuring
12 experts from the fields of medicine, wound healing, geriatric
care, hospital care, pharmaceutical sciences, trauma surgery, burn
care, infection control and nursing)
“È
in corso un dibattito circa se le nano-particelle d’argento
posseggono intrinsecamente tossicità antibatterica, o se questa
dipende dal rilascio di ioni argento Ag+ dalle nano-particelle.
Per
chiarire questo problema, abbiamo utilizzato l’analisi XANES/EXAFS
per determinare la minuta struttura delle particelle argento
presenti in cellule di Bacillus subtilis trattate con una
concentrazione di 100 ppm di nano-particelle argento. Questi dati
suggeriscono decisamente che in una soluzione acquosa, le
nano-particelle argento rilasciano ioni argento caricati
positivamente, che in seguito entrano nelle cellule batteriche dove
vengono ossidati formando Ag2O
[Ossido d’argento – ED]. Se le nano-particelle d’argento
fossero entrate direttamente, sarebbe stato possibile rilevare lo
spettro corrispondente all’argento standard (metallico). Per
quanto di nostra conoscenza, questo è il primo studio che è stato
condotto per analizzare direttamente le particelle d’argento
presenti all’interno cellule batteriche dopo che queste sono state
trattate con nano-particelle argento, e i risultati indicano
che gli ioni argento a carica positiva sono i principali
responsabili per la tossicità anti-microbica delle nano-particelle
argento.
...i
nostri risultati supportano la teoria che le nano-particelle
esercitano la tossicità anti-microbica attraverso l’emissione
di ioni argento a carica positive che poi penetrano nelle cellule
batteriche.”
The
Antimicrobial Properties of Silver Nanoparticles in Bacillus
subtilis are Mediated by Released Ag+ Ions, PLOS-One, December 15,
2015
“La
forma antibatterica dell’argento sono gli ioni. Piccolissime
particele [di argento nano-particellare – ED] emettono
continuamente un numero sufficiente di ioni a carica positiva.
Questi distruggono gli enzimi dei batteri, ne destabilizzano la
membrana cellulare, il citoplasma o la parete cellulare e ne
impediscono la riproduzione. I batteri non sopravvivono a questo
attacco concentrato.
-- International
Food Resource Journal in
2011, “A study on the minimum inhibitory concentration and minimum
bactericidal concentration of Nano Colloidal Silver on food-borne
pathogens”